giovedì 1 settembre 2022

CALL FOR PAPERS IVASS

IL SISTEMA "BONUS / MALUS" - RC Auto

Assicurazione sulla patente e un modello di penalizzazione (malus) che instaura un patto di fiducia con i giovani.

PREMESSA

Contribuire a rendere sostenibili le attività, prevenire i danni, investire e operare ex ante. Per poi effettuare indennizzi e risarcimenti veloci ex post.

Questa è il futuro delle Assicurazioni e deve valere anche, e soprattutto per il mercato della RC Auto.

La prevenzione è via maestra per misurare e rendere sicuri nel tempo (assicurare) i rischi. Anzi, sempre più la probabilità di danno, il rischio, è questione di Giusta misura (la Métrion degli antichi Greci), per definizione relazionale, saggia, condivisa, anticipatrice.

Bain & Company sostiene che in tutto il mondo gli Assicuratori "mirano ad aumentare la protezione con la prevenzione", resa agevole dalle interconnessioni digitali.

"RC AUTO" E SISTEMA "BONUS/MALUS"

Questa responsabilità tende a spostarsi dal possesso all’utilizzo del veicolo, condiviso non più solo in ambito familiare ma oggi anche d'impresa, associativo, di servizio. Il rischio si fa personale, con un preciso riferimento necessario: l’abilitazione alla guida.

E la mobilità nel futuro prevederà sempre più l’utilizzo di diversi tipi di mezzi a seconda degli spostamenti che l’utente dovrà fare (da 4 a 1 ruota, da veicoli con supporti alla guida a veicoli a guida autonoma).

La responsabilità dovrà quindi essere valorizzata nell’utilizzo di beni condivisi, sia per i danni a terzi (accanto alla responsabilità del costruttore per i veicoli a guida autonoma) sia per i danni al bene condiviso (un bene della comunità, quindi di terzi).

Questo sistema ovviamente prevede la necessità di modificare gli elementi su cui tariffare il rischio: il bene assicurato non dovrà più essere un elemento di valutazione, anche perché il bene (il veicolo) sarà indeterminato.

Le Compagnie assicurative ormai lo sanno già.

La tariffazione già ora si sta gradualmente spostando sempre di più sui dati di guida e sempre meno saranno legati alla tipologia di veicolo.

Difatti, come un coltello può essere uno strumento utile oppure un’arma pericolosa, anche una stessa automobile è di per sé non pericolosa se viene utilizzata correttamente.

È l’utente che fa la differenza, e questo deve essere valorizzato e trasmesso all’assicurato per responsabilizzarlo.

L’assicurazione come strumento di responsabilizzazione.

Il mercato può inoltre trovare il modo di premiare gruppi di patenti (famiglie o imprese) per diverse ragioni: i nuclei famigliari meno abbienti o gruppi con particolare cura delle specifiche responsabilità (sia rispetto ai comportamenti di guida sia rispetto ai mezzi usati).

Questi modelli esistono già in altri mercati: si possono analizzare e valutare per adeguarli al mercato italiano.

Su questo aspetto dovrà essere promossa una sana competizione del mercato in grado di trovare soluzioni vantaggiose per i nuclei famigliari e, in tutto ciò, il regolatore potrà (dovrà) vigilare e promuovere queste soluzioni a vantaggio dei consumatori (es.: attraverso il potenziamento del preventivatore IVASS).

L’Italia così potrebbe diventare la prima nazione in Europa che innova l’assicurazione Auto, così come è già leader nella diffusione delle scatole nere che premia il comportamento di guida corretto sempre in ottica “preventiva”.


FIDUCIA NEI GIOVANI

Il pensiero positivo (avere fiducia) è efficiente, rigoroso e accettato, se non esclude di punire ("Malus") ed è coerente: se informa con continuità, è amichevole, sta in relazione.

Tanto più vale per i giovani! Partire apertamente da loro. Renderli perno di una nuova responsabilità: che suppone la buona fede e aiuta, informa, sostiene. Per premiare, appunto, e per avere chiare le sfumature di chi non sa o casualmente non riesce o, peggio, non vuole rispettare il patto e merita una diversa attenzione e fiducia.

Supporre la buona fede implica di non chiedere di meritare fiducia, di conquistarla: così il patto è già "rotto", la scarsa fiducia spinge i giovani a cercare vantaggi (economici) nel breve termine; vince la concorrenza quantitativa (solo sul premio) e siamo a un passo dal malcostume delle frodi.

Certo, verrà valutato, misurato il rischio d'ingresso del neopatentato e potranno essere stabiliti obiettivi di crescita nell’abilità e nel comportamento di guida.


CONCLUSIONI

Facciamo, dunque, tre proposte:

1.    Legare la RC Auto non al veicolo e agli eventi (ai danni) ma alla patente e alla probabilità di danno (al rischio). Una patente, ovviamente, dinamica e che registri i comportamenti.

2.    Il giovane neopatentato deve partire da un livello di Bonus massimo; da una fiducia piena.

inoltre

3.    Il Governo dia un vantaggio fiscale alle polizze che prevedono percorsi di prevenzione, che siano accompagnate da servizi per la sostenibilità dei rischi.

Una nuova responsabilità (positiva) che dai giovani passerà facilmente agli adulti e che, in generale, è indispensabile per rientrare dal Debito accumulato dal Paese e per contribuire a costruire l'Europa.

Network Assicuratori 

Milano 30 agosto 2022

 


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