È TEMPO DI STRINGERE
LONDRA, AD ESEMPIO, ASSICURA AL TOP
Danilo Taino nell'editoriale del Corriere del 3 luglio fa giornalismo di alta qualità politica. Questo giornalismo, sempre più spesso, supplisce a produzioni politiche di bassa qualità di troppi Partiti. Purtroppo.
"Londra-Ue un legame necessario" e possibile, dice. E lo dimostra. Anche l'UK crediamo ci stia pensando. Uno dei primi passi di Re Carlo é stato una visita ufficiale in Francia.
Taino ricorda le tensioni post Brexit e l'illusione europea "che la City di Londra fosse riproducibile sul continente, a Francoforte, a Parigi o ad Amsterdam. Non è successo: la piazza internazionale della capitale britannica é il risultato di qualche secolo di storia". L'Ue "ha bisogno di una piazza finanziaria sofisticata, efficiente e internazionale. E questa c'è". É la City.
Lo é anche per il mercato Assicurativo. Londra ha un approccio al Rischio assicurabile che non ha pari. Offre tutte le carte per fare bene e (se vuoi) per innovare, creare, personalizzare. Il resto d'Europa assicura in modo più rigido. Investe molto sulla tecnologia e sta (da decenni) perdendo pezzi di capitale umano; di cultura assicurativa.
In particolare, l'Assicuratore londinese ha un approccio disponibile, interessato alla gestione attiva, cioè alla Prevenzione dei danni. Vede il Rischio per quello che é: una probabilità, insieme, da valutare e formare / creare. Un modo di fare avanzato, scientifico: il Rischio, infatti, é tale (una Probabilità) se è misurato. Ed é misurato se é letto come un processo (una realtà dinamica, non statica). Un processo sia soggettivo sia relazionale. Molti soggetti in relazione. Il suo obiettivo? La "Giusta misura" – Métrion – dei filosofi greci; un misurare saggio, armonioso.
Non puoi misurare una realtà se la pensi oggettiva, ferma, a sé stante, solo matematica. Lo fanno spesso i mercati del continente europeo (Assicuratori e Assicurati) e tendono a farlo i Paesi semplici, affluenti. Così, però, si infragilisce il lavoro e, in particolare, la Finanza assicurativa che ha un ruolo decisivo e non può rimanere sola.
Se le viene a mancare il sostegno (il senso) della gamba industriale (la gestione tecnico - relazionale del Rischio all'altezza dei tempi e dei mercati), la Finanza assicurativa si annebbia e fatica a fare affari (buoni e strategici "investimenti infrastrutturali prospettici", li chiama l'Ue con Solvency II).
Quella del mercato assicurativo é una lunga storia di sostegno decisivo ai coraggiosi che solcano gli oceani, esplorano il nuovo, creano, rischiano. Questa storia ha radici nelle grandi città italiane (Venezia, Genova) e oggi ha Londra come capitale e riferimento.
Francesco Bizzotto
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