I drammatici e imprevisti eventi nella vicina terra emiliana rendono attuale la riflessione sui criteri di Gestione (compresi quelli costruttivi) e sulle tutele predisposti dallo Stato e dalla Regione rispetto ai grandi rischi, in primo luogo quelli catastrofali, che interessano le famiglie lombarde.
Un cambio di strategia è reso necessario, prima ancora che dalla carenza di risorse pubbliche, dalla sentita esigenza di un sistema che non intervenga solo ex post ma sappia misurare i rischi, prevenire i danni, proteggere le persone e i beni che fossero colpiti, valutare e indennizzare correttamente e velocemente i danni e responsabilizzare i cittadini (farne parti consapevoli e attive di iniziative di prevenzione e protezione).
Va avviato un circolo virtuoso che si auto alimenti e inverta la tendenza a compromettere il territorio e i patrimoni.
A questo proposito la Commissione europea fornisce un'indicazione. Ha detto la commissaria Kristalina Georgieva il 18.10.'11:
“La riduzione del rischio di catastrofi deve diventare parte integrante della politica di sviluppo dell'Unione. (…) Gli strumenti per la gestione delle catastrofi devono fare maggiormente appello a soluzioni assicurative. L'assicurazione manda un messaggio che ci fa capire se costruire o meno e che cosa costruire in un'area specifica: costi assicurativi troppo elevati a fronte di progetti ad alto rischio possono indurci a desistere. Se sono ben pensate e trasparenti, le polizze assicurative possono essere quindi uno strumento di mercato capace di scoraggiare comportamenti avventati e promuovere la consapevolezza dei rischi.”
Si tratta di far emergere disponibilità e possibilità entrando nel merito con rappresentanti delle realtà imprenditoriali e professionali del mondo assicurativo privato europeo.
Ciò che interessa è un sistema di mercato indirizzato e regolato, che sia economicamente interessato a operare per la buona salute del territorio e che intervenga con un progetto complessivo per la Regione Lombardia, capace di portare vantaggi concreti ai tutti i soggetti interessati: cittadini, Istituzioni e mercato assicurativo.
Per i cittadini:
1. renderli consapevoli e responsabili rispetto allo stato del loro rischio specifico;
2. attivarli in percorsi di Prevenzione e Protezione;
3. garantire a (tutti) loro una tutela economica nel rischio di Catastrofi Naturali;
4. offrire un servizio di perizia dei danni equa, oggettiva ed immediata;
5. indennizzarli quindi velocemente (entro 30gg dalla perizia: per quelli danneggiati ma agibili, per quelli temporaneamente inagibili ed un eventuale acconto per i danni totali).
Per le Istituzioni:
1. offrire stimoli per la ridefinizione delle regole e dei criteri costruttivi;
2. offrire un sistema che garantisca una corretta ed efficace gestione dei fondi per la ricostruzione;
3. garantire i propri cittadini con un servizio efficiente e senza sprechi;
4. tutelare i bilanci (limitando impatti disastrosi);
5. poter liberare risorse da investire in prevenzione e crescita;
6. non dover intervenire post emergenza con impopolari tasse improvvise (accise su carburanti).
Per il mercato assicurativo:
1. avere una occasione per dimostrare il profondo ruolo sociale alla base dell’attività assicurativa offrendosi come sostegno alla comunità;
2. avere la possibilità di effettuare cross selling con ulteriori garanzie di interesse per il cliente;
3. aumentare il business e quindi lo sviluppo del settore (che conta più di 80.000 lavoratori coinvolti in Lombardia).
Pensiamo a una Gara europea per un Progetto che preveda:
ñ L'acquisto da parte della Regione Lombardia di un congruo massimale per CAT.NAT.
ñ Una copertura per i rischi di CAT.NAT. obbligatoria per i proprietari di Civili abitazioni in Lombardia, da pagarsi in cifra fissa con la polizza Incendio o con la tassa IMU.
ñ Tale copertura, a giudizio dell'Assicuratore, distinguerà i rischi in diverse categorie, ciascuna con un livello di copertura (ad esempio: 90, 70 e 50% del valore dell'immobile).
ñ Ogni proprietario di abitazione dovrà compilare un Questionario di autovalutazione obiettiva dei rischi corsi, da cui emergerà la categoria di appartenenza ai fini del diritto all'indennizzo.
ñ Una parte delle tasse del premio di copertura per CAT.NAT. andrà ad alimentare un Fondo gestito dalla regione con la partecipazione dell'Assicuratore, per specifici progetti di Prevenzione e Protezione.
Soprattutto è tempo che la regione si impegni ad affrontare in modo
organico ed efficace il tema della sicurezza del territorio e della erogazione
e gestione degli aiuti, attraverso il rapporto proficuo fra istituzione
e assicurazione.
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