Si leggono in questi giorni singolari prese di posizione di alcune rappresentanze del mondo assicurativo intorno alla vicenda Fondiaria-Sai.
Le stesse rappresentanze che, negli anni passati ed in maniera più o meno indifferente, hanno assistito all’impoverimento di un Gruppo Assicurativo che, leader in Italia, se gestito con maggior rispetto e criterio avrebbe potuto diventare leader anche in Europa.
Ma, se è inutile “piangere sul latte versato”, è anche ipocrita proseguire nel tutelare una condotta non orientata, in modo cosciente, al merito.
È necessario che ogni futura decisione venga assunta su criteri di efficienza e non di opportunità “politiche” e di “equilibri finanziari”: è su questo che le rappresentanze dovranno vigilare e ne dovranno denunciare ogni eventuale abuso.
E’ solo così che si potranno tutelare realmente i posti di lavoro di agenti e dipendenti.
Il merito in ogni sua forma e ad ogni livello: dalla gestione del management alla selezione della rete di distribuzione. Non può chiedere rigore chi non ne dimostra e non si può chiedere di vigilare a chi ha contribuito al dissesto.
Prima di accusare è necessario che ognuno faccia autocritica per capire, se del caso, cosa avrebbe potuto fare e non ha fatto.
È a quel punto che ognuno dovrà fare la propria parte per costruire un mondo nuovo, ma, questa volta, veramente e finalmente sul serio.
Network Assicuratori Democratici Lombardia
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