mercoledì 12 settembre 2012

chi si rivede, l'Agenzia anti frode !

Alla ripresa dopo le ferie abbiamo letto con stupore la recente presa di posizione del ministro dello Sviluppo economico in merito alla volontà di creare una nuova Agenzia antifrode per la Rca.
Abbiamo predisposto una lettera aperta al ministro e una netta presa di posizione contraria allo sperpero delle risorse pubbliche con la duplicazione di queste funzioni.
Serve meno burocrazia e più sostanza!
Cordiali saluti
Il Portavoce Francesco Bizzotto

Milano, 11 settembre 2012
                                  
L’Agenzia antifrode c’è già
basta solo decidere di farla funzionare!
In Italia si lavora così: qualcosa non funziona o funziona male? Invece di farla funzionare si crea una sovrastruttura che fa quello che avrebbe dovuto fare la struttura incriminata.
Così si moltiplicano le strutture, i costi e i posti. Per compiacere questa o quell’altra parte?
Ma non sarebbe meglio far funzionare quel che già c’è?
Le frodi bisogna contrastarle, e fin qui sono tutti d’accordo.
Le compagnie hanno il compito (e l’obbligo) di segnalare le frodi in quanto sono la parte lesa che subisce il danno. Possono segnalarle al pubblico ufficiale e/o agli organi di vigilanza preposti a vigilare sul mercato assicurativo (l’IVASS ex ISVAP). A questo punto è compito degli organi di polizia intervenire e a far rispettare la legge.
Manca qualcosa? Magari mancano strumenti che diano la possibilità di “incrociare i dati” provenienti dalle varie parti lese. Ma allora parliamo di una banca dati che deve necessariamente essere gestita da una struttura pubblica che garantisca un utilizzo corretto delle informazioni evitando di favorire solo alcuni attori del mercato assicurativo (ricordiamoci dell’accusa di “cartello” sulle tariffe auto provocata dalla banca dati ANIA).
Una nuova struttura non serve: serve far funzionare quel che già c’è. Se mancano gli strumenti per “leggere” i dati che già l’IVASS acquisisce per legge da tutte le compagnie, investiamo i soldi pubblici in questi strumenti e non in sovrastrutture che controllano quello che i controllori non riescono a controllare perché non sono messi nelle condizioni di farlo.
Se poi è una questione di fiducia non riposta in alcune persone basta cambiare le persone invece di aggiungerne altre.
L’Agenzia antifrode labbiamo già: basta solo decidere di farla finalmente funzionare!
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LETTERA APERTA DEL NETWORK PD
AL MINISTRO PER LO SVILUPPO ECONOMICO 
abbiamo letto con stupore  questo titolo sulla stampa
                   Rc auto. Passera: Mi impegno per creazione di un ente anti-frode 
Vogliamo credere che si tratti della sintesi giornalistica di una Sua dichiarazione di impegno ad accelerare i regolamenti attuativi non ancora emanati della recente legge n. 27 sulle liberalizzazioni approvata  dal parlamento solo 5 mesi or sono. Sul tema del contrasto alle frodi nelle assicurazioni auto contiene ben 4 articoli sui 6 dedicati.
Sottolineiamo in particolare che la citata legge prevede che il contrasto alle frodi possa essere realizzato con la ottimizzazione delle “risorse strumentali e finanziarie esistenti a legislazione vigente”, mettendo in campo una normativa stringente nel merito e nella tempistica (dematerializzazione dei certificati di copertura, multe irrogabili anche da controlli ai varchi elettronici, maggior impegno delle imprese nell’adeguare l’organizzazione e nella denunce all’Autorità Giudiziaria delle frodi, creazione di banca dati per individuare e contrastare il fenomeno dell’elusione dell’obbligo, inasprimento delle sanzioni, incentivazione all’introduzione della Scatola nera abbinata ai contratti, …)
Abbiamo salutato con soddisfazione la scelta fatta dal  governo di non creare un nuovo ente inutile.
Dobbiamo ritenere che ancora una volta sia prevalsa la logica della creazione di nuovi posti (e costi) per appagare quella burocrazia che la legge in questione vorrebbe ridurre?
Confermando il sostegno al contrasto deciso dei comportamenti fraudolenti,  riteniamo che prima di mettere in piedi un nuovo carrozzone interministeriale valga la pena di attuare le norme già approvate e verificarne l’impatto.
Augurandoci che la sua intenzione sia stata male interpretata, Le inviamo cordiali saluti.
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Network Lombardo Assicuratori Democratici

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