L'ASSICURATORE INCLINA ALLA CONTEMPLAZIONE
C'è un vecchio attrito nel mondo assicurativo tra tecnica (assumere i rischi) e finanza (gestire i soldi).
La finanza ha messo sotto la tecnica. In un certo senso, l'ha anche salvata. Questa infatti si è lungamente attardata sulla probabilità oggettiva, statistica, autosufficiente, basata sul passato (oggi: Big data). Poco affidabile. Ciò, nonostante il lavoro del matematico applicato Bruno de Finetti: la probabilità è soggettiva, relazionale, processuale, inventiva, dipendente (oggi: Small data).
La vecchia matematica, la statistica, ci porta a sbattere, perché i rischi sono sempre più probabilità alla de Finetti. Ma ecco che Unipol e Ambrosetti fanno una ricerca che conclude (Corriere della sera di oggi, p. 37): "Il welfare si salva soltanto puntando sulla prevenzione". Dice D. Pol.: "Ogni euro investito in prevenzione genera un ritorno di 14 euro sulla filiera socio - assistenziale. Tuttavia, solo l'8% della spesa sanitaria pubblica è destinato alla prevenzione".
Vale in generale: il mondo si salva solo se punta sulla prevenzione; solo se entra nell'ottica di una diffusa capacità di anticipare gli eventi, cioè di progettare e lavorare bene, responsabilmente. È il significato vero della resilienza. Questo impegno merita un vantaggio fiscale. Richiede e nutre un uomo nuovo, un autentico Oltre uomo: ricco di coscienza, libero, sciolto e insieme concentrato, specialista; competente con visione ampia. Abile con la tecnica e nello spirito.
È un tipo Contemplativo (l'ideale delle suore cattoliche Usa della Lcwr). Cosa fa? 1° osserva bene, a fondo, a lungo, e ammira, apprezza; 2° agisce come Ayrton Senna (immagina, anticipa e poi processa, fluisce); 3° coltiva se stesso, medita, respira, sta sul presente. È l'uomo che può reggere la velocità e i rischi del digitale, della Intelligenza artificiale.
Francesco Bizzotto
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