lunedì 28 ottobre 2024

ONU DA AFFERMARE E RIFORMARE

NON CEDERE ALLA VENDETTA 

NÉ ARRENDERSI ALLA LOGICA DELLA GUERRA

(rincorsa e miseria)

Sbaglia il Corriere della sera (Editoriale di ieri di Paolo Valentino) a prendersela con il segretario generale dell'ONU Guterres. 

Noi opulenti, ogni tanto ci svegliamo. Dopo decenni di trascuratezza, ci accorgiamo di quanto sia importante potenziare e riformare l'ONU. Per mettere il dialogo davanti alle armi, non cedere né alla barbarie né alla vendetta (come ha detto Macron a Netanyahu). 

Solo l'ONU può portare a una pace giusta, ha più volte ribadito il presidente Mattarella. 

Se però non vogliamo la barbarie e non lavoriamo per l'ONU, ci rimane una sola via, utile a Putin, a cui molti si vanno acconciando; prendere atto dei rapporti di forza militare, delle conquiste territoriali. Ma, questa via porterà alla rincorsa delle armi (e delle aggressioni) e alla miseria per tutti. 

Un esempio. Il siparietto tra Di Battista e Cacciari dei giorni scorsi, con il primo, filo Trump, che si sente più vicino ai russi che agli inglesi e il Cacciari pacifista (non una parola sull'ONU) che dice: l'Europa si distingua dagli Usa; lavori per un accordo con la Russia. Rispettare gli imperi, prenderne atto!

Così, anche per Zelensky (logica della forza) il roccioso e volonteroso segretario generale dell'ONU Guterres, che dialoga con i BRICS, diventa un ostacolo. 

Ma, ONU vuol dire dialogo, mediazione, onestà intellettuale, anticipazione dei problemi: trasformazione dei Pericoli smisurati di guerra nucleare (azzardi in cui siamo) in Rischi valutati e gestibili. 

E ONU vuol dire uso appropriato della forza militare: mettere – in modo formale, reale – le ami in subordine rispetto al dialogo e alla mediazione; alla Politica. 

Europa e Usa stiano uniti (Putin mira innanzitutto a dividere Europa e Usa) e superino l'illusione ottica di potersi salvare con la forza, senza un'Istituzione mediatrice che apra ai Paesi del Sud; senza un salto di qualità dell'ordine globale. Implica ridare ruolo e vigore all'Istituzione che sancisce una logica di pace, positiva: l'ONU. A questo i BRICS e molti altri Paesi sono fortemente interessati. 

E, qual è il punto? Favorire aggregazioni e accordi tra Paesi (in Asia, in Africa, in America latina, in Europa!) per nuovi rapporti globali che trovino la forza delle idee, delle Opinioni pubbliche, per imporre la riforma dell'ONU e far prevalere mediazioni e accordi win win. Che nessuno possa pensare ad azzardi barbari, smisurati, oggi insostenibili.

Francesco Bizzotto 

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