lunedì 2 ottobre 2023

ANTIPOLITICA: COME SI ALIMENTA?

 "DIBATTITI FUTILI"

quelli politici

 Lo dice Galli della Loggia (Editoriale, Corriere della sera del 30.9), che affonda sui partiti in modo impietoso. L'altro giorno anche Giuseppe De Rita è stato altrettanto pesante nella sostanza. Meno nei termini. 

"La scena politica" – dice Galli della Loggia – è ricca di "futilità" e "discredito", di scarsa "cognizione di causa", dei "termini delle questioni". "Tutto il dibattito politico avviene in un certo senso sul nulla, per frasi fatte, per slogan". Vi può "partecipare anche il più sprovveduto (...), anche chi in realtà non ha nulla da dire perché non sa nulla". 

L'accusa finale alla politica ("Serve solo ad eccitare la faziosità delle opposte tifoserie e ad alimentare l'antipolitica") è davvero pesante. 

Se si parlasse così di un'impresa, il giorno dopo chiuderebbe. Ma, forse, se si facesse un sondaggio, il 90% sarebbe d'accordo con questo severo giudizio. 

Ci permettiamo tuttavia di dire: non si parla così della "arte regia" (Platone) senza fare proposte correttive chiare, concrete, responsabili. 

Noi pensiamo che i partiti dovrebbero rispettare la Costituzione e darsi severe regole di vita interna democratiche. Un serio e necessario sbarramento all'entrata che non c'è.

E che dovrebbero organizzarsi (per statuto e in modo stabile) per favorire la ricerca e la elaborazione di proposte di parte, insieme specialistiche e politiche (di interesse generale). 

Se ogni partito avesse queste basi, questi lavori interni preparatori (seri, credibili, scientifici), il confronto ne guadagnerebbe moltissimo. Cresceremmo tutti nel reciproco rispetto perché ogni problema può avere diverse risposte serie. Lo sappiamo bene. Noi lo proponiamo.

Francesco Bizzotto

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