"DIBATTITI FUTILI"
quelli politici
"La scena politica" – dice Galli della Loggia – è
ricca di "futilità" e "discredito", di scarsa
"cognizione di causa", dei "termini delle questioni".
"Tutto il dibattito politico avviene in un certo senso sul nulla, per
frasi fatte, per slogan". Vi può "partecipare anche il più
sprovveduto (...), anche chi in realtà non ha nulla da dire perché non sa
nulla".
L'accusa finale alla politica ("Serve solo ad eccitare la
faziosità delle opposte tifoserie e ad alimentare l'antipolitica") è
davvero pesante.
Se si parlasse così di un'impresa, il giorno dopo chiuderebbe.
Ma, forse, se si facesse un sondaggio, il 90% sarebbe d'accordo con questo
severo giudizio.
Ci permettiamo tuttavia di dire: non si parla così della
"arte regia" (Platone) senza fare proposte correttive chiare,
concrete, responsabili.
Noi pensiamo che i partiti dovrebbero rispettare la Costituzione
e darsi severe regole di vita interna democratiche. Un serio e necessario
sbarramento all'entrata che non c'è.
E che dovrebbero organizzarsi (per statuto e in modo stabile)
per favorire la ricerca e la elaborazione di proposte di parte, insieme
specialistiche e politiche (di interesse generale).
Se ogni partito avesse queste basi, questi lavori interni
preparatori (seri, credibili, scientifici), il confronto ne guadagnerebbe
moltissimo. Cresceremmo tutti nel reciproco rispetto perché ogni problema può
avere diverse risposte serie. Lo sappiamo bene. Noi lo proponiamo.
Francesco Bizzotto
Nessun commento:
Posta un commento