lunedì 7 novembre 2022

EUROPA: MISURA E SPIRITUALITÀ

 La nostalgia del "lampo del '17"

S VOLTARE PER LA "SOCIETÀ DEL RISCHIO"

"Io non ho scelto il mio campo. Ci sono nato. Ero giovane, convinto che avessimo ragione, che non ci fosse altra soluzione per il nostro Paese", dice Pavel a Michel (Il club degli incorreggibili ottimisti, romanzo di Jean-Michel Guenassia, Ed. Mauri Spagnol, 2021). 

La nostalgia del "lampo del '17" (del potere, della rivoluzione) è la malattia di chi crede di avere la verità e si tratta (solo) di realizzarla. Come sia sia. Non serve dire altro. 

Ora, stiamo capendo che conta sì l'obiettivo, il sogno e il progetto, ma poi devi aderire alla realtà, procedere per gradi. Noi, invece, ci proiettiamo sull'opera come compiuta (un limite dell'intelligenza, dice Henry Bergson). 

Oltre al sogno, conta il percorso, il cammino, il processo. E i molti che incontrerai e che contribuiranno. Ed è qui che sarai vivo e reale, cioè incerto, aperto, in pericolo. E potrai, se vorrai, giungere a essere, sentirti, in un "Rischio", cioè a valutare, misurare, creare e padroneggiare la vita, in una certa misura. 

Perché Rischio è probabilità, misura, attesa fiduciosa (Bruno de Finetti) personale e relazionale. Curati del processo, delle relazioni (Georg Simmel), dei rischi! E l'obiettivo? Ti sorprenderà. Sarà bellissimo e "sostenibile"! 

Il processo comporta azioni, regole, diversità, conflitti. Ci chiama a non separare ma gestire insieme le Possibilità e i Rischi (la nostra Potenza, ormai scatenata, diffusa, non più riservata a Dio, ai signori, agli eroi). È la Democrazia, la società del rischio (Ulrich Beck)! Uno spazio di libertà, di creatività. 

Noi l'abbiamo declinata come sviluppo, crescita di benessere materiale illimitata (folle). In realtà può essere innovazione, valore, apprezzamento, equità, gioia. Può (deve oggi!) portare con sé una riduzione di pericoli (azioni smisurate), azzardi, volumi, traffico, stress, inquinamento, bombardamento. Era il trend del Nord Milano nel 2008. Ora non so. 

Si tratta di svoltare verso una crescita saggia, armoniosa, gestita come Potenza (Possibilità & Rischi: i due inseparabili lati di un unico foglio). Abbiamo molto da recuperare in termini di equilibrio, discernimento (Carlo Maria Martini), cultura, relazioni, spiritualità. 

L'Europa sia motore di questa crescita! Lo auspicava il filosofo Hans Georg Gadamer. 

Francesco Bizzotto

P.S. Qualcuno vuole fermare i moltissimi centri di ricerca che, in tutto il mondo, stanno manipolando virus in modo irresponsabile (Ilaria Capua, ieri sera in TV, coraggiosa)?

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