martedì 14 giugno 2022

PROBABILITA’ SOGGETTIVA E RELAZIONI RESPONSABILI

BRUNO DE FINETTI  

E L'ASSICURATORE

Mirare all'impossibile: anticipare i rischi! 

Dedico la riflessione che segue alla Calabria, alla Città di Calabria, multicentrica e bellissima. Ai suoi coraggiosi giovani che non smettono di immaginare e lottare per l'impossibile... Francesco BIZZOTTO

116 anni fa, il 13 giugno 1906, nasceva in Austria, a Innsbruck, Bruno de Finetti, matematico applicato e, per un po', Assicuratore, alle Generali. Morirà a Roma il 20 luglio 1985. 

Dobbiamo a sua figlia Fulvia l'uscita nel 2006 del suo testo "L'invenzione della verità", scientifico e appassionato, diceva il filosofo della scienza milanese Giulio Giorello. 

Teorico della Probabilità soggettiva - che fa perno sulle informazioni disponibili, su atteggiamenti, comportamenti e attese - de Finetti invita l'Assicuratore (ci pare) a orientarsi di più alla Relazione con gli Assicurati, alla Prevenzione dei danni. A non fidarsi troppo della statistica, del digitale, dei Big data. 

L'ho scoperto nei primi anni '80, poco convinto dal modo statico con cui noi Assicuratori assumevamo i rischi, specie i grandi, quelli di nostra competenza: con le Tariffe, osservando cioè il passato. Il passato sa poco del futuro, direbbe de Finetti. 

Certo, facevamo molte altre valutazioni, e sconti e aggravi. Ma il mercato sottostimava (come sottostima) la Probabilità vera, che è sempre il prodotto di un incontro di soggetti. Un fatto culturale. Nel nostro caso: attivo, relazionale.

Ne ebbi poi conferme a contatto con i commerciali dell'Ina Assitalia di Milano (1987), in specie da una donna straordinaria, Valentina Mascetti, titolare di "Futuro Donna". Le piaceva la prospettiva della vendita che mostra il futuro, mette un tassello, lo anticipa. Il Futuro? Sarà Donna, relazionale e creativo; domerà il rischio.

Sì, la Probabilità di danno dipende anche da noi Assicuratori. Sui rischi assicurati abbiamo responsabilità, perché siamo influenti, volenti o nolenti. E lo siamo in generale: ad esempio quando compriamo il Debito pubblico.

È il combinato disposto della Probabilità soggettiva di de Finetti e della Meccanica quantistica di Heisenberg. È un fardello che esalta l'Assicuratore. Ha infatti un duplice ruolo formale (garantire, liberare nel rischio) e finanziario (essere attento investitore istituzionale "infrastrutturale prospettico", dice l'Europa: investire guardando avanti; preparare il terreno al rischiare sostenibile). 

Un duplice ruolo necessario, a fronte della grande variabilità degli eventi attesi (fino a 400 volte, dicono gli scienziati, per quelli ambientali). Ce ne stiamo accorgendo. 

Un ruolo largamente incompreso dalla Politica. Fa bella eccezione, come dicevo, l'Europa che li chiama a un ruolo strategico: investire sulle infrastrutture materiali e sociali. Il massimo.

Certo, i progetti politici dovranno avere i caratteri di affidabilità richiesti dagli Assicuratori, che investono a garanzia degli Assicurati. Il rischio di sbagliare va ridotto al minimo. Come per il Cyber risk: anticipato! Mirare all'impossibile.

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