IL PROSSIMO VIRUS SARÀ VIRTUALE?
Internet è diventata una macchina da
guerra che attacca enti e società semplicemente per ricattare le vittime ma
anche da semplici “odiatori” che attaccano sopratutto piccole società,
professionisti o cittadini per la gioia di infastidire e dimostrarsi “potenti”.
Le difese non saranno mai troppe.
Nel documento
Milano 2020, Strategia di adattamento del Comune di Milano, relativo al
coronavirus, si parla anche di servizi digitali e delle azioni immediate
relative a connettività, integrazione dati, educazione digitale e, in generale,
l’ampliamento dei servizi digitali al cittadino.
Tutti gli
sforzi adesso sono concentrati contro il Covid 19, ma è importante pensare
anche al prossimo virus, che potrebbe infettare la società, quello virtuale,
più letale che mai. Infatti la rete è un campo di battaglia dove si muovono
pirati di ogni tipo, da chi agisce “in proprio”, a chi lo fa per conto di
apparati statali e dall’altra parte, aziende, amministrazioni locali e governi
che tentano di contenere i danni.
Recentemente c’è stata un’ondata di ransomware, una tecnica che
gli hacker utilizzano per bloccare un dispositivo e chiedere un riscatto per
ripristinare l’accesso. Con questa pratica sono state attaccate Renault,
Disney, Fedex ed anche il sevizio sanitario britannico. Questa pratica non
colpisce solo multinazionali, sono possibili vittime anche piccole aziende e
professionisti. Per questo è’ fondamentale che aziende e Pubblica
Amministrazione comprendano l’importanza della protezione e di comportamenti
idonei nella prevenzione.
Non è possibile progettare un sistema che resista a qualunque
assalto, ma si può costruire una modalità che consenta di ripristinare velocemente
il sistema che è stato compromesso. La sicurezza deve essere soprattutto
concepita come capacità di ridurre il rischio e di procedere correttamente al
ripristino dei sistemi, così da ridurre al minimo il tempo di indisponibilità.
Milano è il centro di questa potenziale offensiva. Non a caso,
il mercato digitale cresce dell’1,5 per cento, con la security che sale del 4,4
per cento. Le imprese dell’artigianato digitale in Lombardia sono 2.000 e a
Milano hanno avuto un forte sviluppo, con più di 500 società.
A Milano non ci sono solo tecnologie e imprese da difendere,
infatti sta consolidandosi un laboratorio destinato a fare argine agli attacchi
hacker, questo è il Bislab dell’Università Bicocca Milano, un organismo
operativo super partes come spiega Andrea Rossetti, fondatore del laboratorio,
aperto al mondo istituzionale, alle imprese, ai professionisti con i loro
risvolti legali.
Massimo Cingolani
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