LA
POLIZZA RC AUTO 4.0
Merita
un vantaggio fiscale e chiama a innovare le relazioni.
Il Parlamento sta approvando il DDL
Concorrenza che prevede un rilancio della Scatola nera sull'auto,
come "mezzo per prevenire le truffe negli incidenti e ridurre le tariffe
della RCA". Così la stampa. Vedremo se sarà obbligatoria. Ci sono modi
diversi per incentivarla. Siamo molto d'accordo con questo provvedimento.
Sottolineo l'importanza di imparare nel
processo: monitorare l'impatto della Scatola nera sull'automobilista e sugli
eventi, per regolare al meglio la materia, usare a pieno le informazioni
raccolte come prove di dinamica e innovare un servizio che può moltiplicare la
sua utilità, il suo valore. E può essere molto apprezzato.
Intanto la fiducia nel ruolo
dell'Assicuratore è aumentata del 19%, secondo una ricerca di Eumetra
Monterosa del luglio scorso. Si fida il 38% dei cittadini (delle banche,
purtroppo, il 18%).
Guardiamo avanti. La Scatola nera dell'auto
può favorire l'affermarsi di una Polizza 4.0 che consenta la interconnessione,
ovvero l'informazione reciproca e l'assistenza in tempo reale, per i casi di
incidente e per altre emergenze (meteorologiche, di traffico, di limitazione,
di salute, di aggressione, di impegni e scadenze tecniche). Per la massima
sicurezza e libertà di spostamento.
L'occasione è bella per scatenare la ricerca,
rilanciare la concorrenza e sviluppare l'area "Famiglia", che è
quella, nel confronto europeo, a più alto potenziale di crescita, mentre
percepisce meno delle imprese l'utilità del servizio assicurativo. Alcune
compagnie vi hanno già investito. Forse sono pronte a sorprendere il mercato.
La Scatola nera, dunque, come dispositivo
con cui la sicurezza in auto può fare un salto di qualità a beneficio
della famiglia: può mettere a sistema molte informazioni per realizzare una
gestione positiva e personalizzata dello specifico rischio (valuta le
situazioni, informa, risponde alle domande, agevola gli spostamenti, migliora
gli stili di guida, personalizza la tariffa, previene ingorghi e
incidenti, ricorda scadenze e impegni, protegge conducente, passeggeri e terzi
interessati, e li indennizza o risarcisce, se succede, se è il caso). Una
gestione a cui non sarà difficile accedere, in anticipo, anche dal telefono.
La Scatola nera taglia alla radice la
possibilità di imbastire falsi incidenti e truffare le compagnie e tutti noi.
Richiede però un particolare impegno degli operatori e una attivazione in tempo
reale delle forze dell'ordine. Come sempre, capacità di innovazione e fantasia
nelle soluzioni devono saper anticipare quelle del malaffare. Che, è facile
immaginare, inventerà per la Scatola nera il corrispettivo delle cinture
disegnate sulla maglietta...
E le tariffe? E' prevedibile una loro
diminuzione verso standard europei, a cui peraltro ci stiamo avvicinando grazie
alla riduzione degli incidenti.
Ora, la concorrenza, l'innovazione e la
riduzione delle tariffe possono essere accelerate dalle scelte del Governo,
supportato dall'IVASS, che fin qui ha fornito bellissime prove.
L'IVASS può valutare quando il mercato e le
singole offerte (le polizze 4.0) raggiungono una struttura e un valore tali -
in termini di informazione, prevenzione dei danni, assistenza in tempo reale,
protezione di terzi - da meritare una fiscalità di vantaggio. Differenziare le
tasse è un bel modo per premiare l'innovazione e i coraggiosi che la mettono in
campo e che la scelgono. Così, la Politica parla chiaro e si schiera. E si
lascia misurare. Così, il consenso affianca la concretezza e batte il
populismo e la chiacchiera tre a zero.
Comunque, la tariffa, il premio, deve stare
in buon equilibrio con il servizio offerto. Operatori e utenti lo devono
sentire in equilibrio. Questo è il punto. Ne devono essere soddisfatti: il
premio vale il servizio, devono poter dire. Il comparto potrebbe, allora,
mettere in campo iniziative per valutare il grado di soddisfazione di operatori
e automobilisti. Anche questa è innovazione. Riguarda le relazioni, che sempre
più sono il cuore pulsante delle nostre attività. Sono le relazioni che ci
formano, sostengono, risolvono i problemi e danno gioia. Ci fanno sorridere.
Poniamole al centro: renderanno, come per incanto, etici e sostenibili i
sottili rischi del nostro tempo. Per inciso: credo proprio non ci sia altro
modo per misurarli.
di Francesco Bizzotto
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