TRE
BELLE NOTIZIE. UNA LATENTE
Desideriamo rilanciare due belle notizie del Corriere dell'11 cm, e darne una terza, inedita, latente, incredibile:
- A Expo il tetto di Palazzo
Italia è rivestito da 750 pannelli di cemento che, come spugne,
assorbono lo smog. E' un prodotto (i.active Biodynamic) di Italcementi.
- L'impresa Directa Plus (con sede nel polo tecnologico di Lomazzo) ha presentato al sindaco di Como un "salsicciotto" a base di grafene - un nanomateriale di atomi di carbonio - capace di pulire acqua e aria.
Milano e il lago di Como sono realtà splendide. Con forse un solo difetto:
sono troppo inquinate. In tutta la nostra ambizione di crescita c'è troppo
inquinamento. Ci sono troppi pericoli.
Il sistema urbano inquinato e
pericoloso limita la nostra possibilità di crescita qualitativa, che innova e
si fa apprezzare nel mondo.
Pensiamo al
disastrato assetto idrogeologico lombardo (stiamo aspettando la prossima
calamità). E alla quantità incredibile di rifiuti e di pericoli (poco nulla si
sa) che ammorbano il territorio e il futuro. Anche qui il Cigno nero
della catastrofe è in agguato.
Eppure c'è
in campo il grafene del caso. E' la terza notizia. C'è un
soggetto economicamente interessato (punto decisivo) a ridurre al minimo i
danni. E' in assoluto l'investitore istituzionale più potente e liquido,
dichiaratamente disponibile a investire su infrastrutture e progetti che
riducano a rischi i pericoli, e li mettano sotto controllo. E' l'Assicuratore.
Un po' confuso e molto negletto.
E l'abito di
investitore istituzionale sta a puntino su un corpo - una sostanza, un ruolo,
una "politica industriale", direbbe Dario Di Vico del Corriere della
sera - di tutto rispetto: ha il compito di liberarci dai grandi rischi e
(ormai) di Gestirli a tutto campo, per poterli misurare e assicurare. Così
spiana la strada al proprio business. E' fattore di un essenziale equilibrio
economico e sociale.
Ora, a
questo grafene dei rischi, per esprimere il suo potenziale, serve una Politica
che abbia un certo respiro. Che spesso manca.
Ad esempio.
Il Comune di Milano ha pensato a un progetto di riassetto idrogeologico del
milanese, a partire dall'idea che l'abbondanza d'acqua è una preziosa risorsa
(può produrre energia). E qualcuno ha riflettuto: se lavoriamo sui rischi di
disastro ambientale, gli Assicuratori saranno contenti. Facile che vendano più
polizze, a premi inferiori, rischiando di meno, con meno sinistri. Potrebbero
essere interessati a investire.
L'idea ci ha entusiasmato e ci
auguriamo che abbia seguito .
Così come il progettino di gestione
minimale del rischio di esondazione del Seveso, che con pari logica lo stesso
Comune aveva messo in campo, coinvolgendo esperti responsabili. Sappiamo che si
è infilato in discussioni di quartiere, di partiti e di gruppi. Ci auguriamo
che non si perda.
Come sempre, le belle notizie
faticano ad emergere. E, quando viaggiano, sono a rischio.
Network
Assicuratori lombardi - Francesco
Bizzotto, Massimo Cingolani, Nicola Cattabeni, Corrado Bassetti, Emiliano
Ortelli, Gianfranco Pascazio, Radames Viola
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