giovedì 17 settembre 2015

LE BELLE NOTIZIE FATICANO AD EMERGERE


TRE BELLE NOTIZIE. UNA LATENTE

Desideriamo rilanciare due belle notizie del Corriere dell'11 cm, e darne una terza, inedita, latente, incredibile:
  • A Expo il tetto di Palazzo Italia è rivestito da 750 pannelli di cemento che, come spugne, assorbono lo smog. E' un prodotto (i.active Biodynamic) di Italcementi.
  • L'impresa Directa Plus (con sede nel polo tecnologico di Lomazzo) ha presentato al sindaco di Como un "salsicciotto" a base di grafene - un nanomateriale di atomi di carbonio - capace di pulire acqua e aria. 
   Milano e il lago di Como sono realtà splendide. Con forse un solo difetto: sono troppo inquinate. In tutta la nostra ambizione di crescita c'è troppo inquinamento. Ci sono troppi pericoli.
  Il sistema urbano inquinato e pericoloso limita la nostra possibilità di crescita qualitativa, che innova e si fa apprezzare nel mondo.

  Pensiamo al disastrato assetto idrogeologico lombardo (stiamo aspettando la prossima calamità). E alla quantità incredibile di rifiuti e di pericoli (poco nulla si sa) che ammorbano il territorio e il futuro. Anche qui il Cigno nero della catastrofe è in agguato.

  Eppure c'è in campo il grafene del caso. E' la terza notizia. C'è un soggetto economicamente interessato (punto decisivo) a ridurre al minimo i danni. E' in assoluto l'investitore istituzionale più potente e liquido, dichiaratamente disponibile a investire su infrastrutture e progetti che riducano a rischi i pericoli, e li mettano sotto controllo. E' l'Assicuratore. Un po' confuso e molto negletto.

  E l'abito di investitore istituzionale sta a puntino su un corpo - una sostanza, un ruolo, una "politica industriale", direbbe Dario Di Vico del Corriere della sera - di tutto rispetto: ha il compito di liberarci dai grandi rischi e (ormai) di Gestirli a tutto campo, per poterli misurare e assicurare. Così spiana la strada al proprio business. E' fattore di un essenziale equilibrio economico e sociale.

  Ora, a questo grafene dei rischi, per esprimere il suo potenziale, serve una Politica che abbia un certo respiro. Che spesso manca.

  Ad esempio. Il Comune di Milano ha pensato a un progetto di riassetto idrogeologico del milanese, a partire dall'idea che l'abbondanza d'acqua è una preziosa risorsa (può produrre energia). E qualcuno ha riflettuto: se lavoriamo sui rischi di disastro ambientale, gli Assicuratori saranno contenti. Facile che vendano più polizze, a premi inferiori, rischiando di meno, con meno sinistri. Potrebbero essere interessati a investire.

L'idea ci ha entusiasmato e ci auguriamo che abbia seguito .

Così come il progettino di gestione minimale del rischio di esondazione del Seveso, che con pari logica lo stesso Comune aveva messo in campo, coinvolgendo esperti responsabili. Sappiamo che si è infilato in discussioni di quartiere, di partiti e di gruppi. Ci auguriamo che non si perda.

Come sempre, le belle notizie faticano ad emergere. E, quando viaggiano, sono a rischio.

  Network Assicuratori lombardi - Francesco Bizzotto, Massimo Cingolani, Nicola Cattabeni, Corrado Bassetti, Emiliano Ortelli, Gianfranco Pascazio, Radames Viola

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