L’Antitrust torna sul caro Rc che colpisce il settore con aumenti del 15% per le auto e di oltre il 30% per le moto.
Le assicurazioni aumentano troppo, la riforma dell’indennizzo diretto non ha prodotto i benefici sperati. Sono le conclusioni a cui giunge l’Antitrust che ha evidenziato i rincari del comparto auto e moto nelle sue relazioni annuali. Duro il commento del presidente Catricalà: ''Le compagnie riversano sui consumatori le maggiori spese derivanti dall'inefficienza''. E inoltre: ''L'amara sintesi è che il meccanismo dell'indennizzo diretto non ha funzionato e che occorre intervenire con una riforma di sistema che rilanci la competizione tra le imprese''.
Sistema da rivedere - Nel documento di sintesi l’Autorità garante del mercato sottolinea le dimensioni del problema: tra il 2009 e il 2010, stando alle denunce pervenute e ai dati statistici diffusi da enti pubblici e privati, la Rc è aumentata in media del 15% con punte del 22% per i motorini e di oltre il 30% per le motociclette. L’attuale ordinamento non funziona e la cause saranno oggetto di ulteriori analisi, conclude l’Antitrust. L’indennizzo diretto doveva snellire le procedure dei rimborsi diminuendo i contenziosi e in definitiva anche i costi. Ciò nonostante le polizze sono cresciute anno dopo anno tra le lamentele degli assicurati, sempre inascoltati dalle loro compagnie. Le quali, da parte loro, si difendono con l’argomento dei costi troppo alti degli indennizzi, soprattutto per quanto riguarda i danni fisici.
Concorrenza insufficiente - La situazione è però divenuta insopportabile e anche l’Antitrust non crede del tutto alle spiegazioni delle Assicurazioni. L’analisi dell’Agm è inequivocabile nelle sue conclusioni: “bisogna innescare una maggior spinta competitiva in un settore che mostra ancora rilevanti limiti allo sviluppo di una piena ed effettiva concorrenza”.
Paolo Lorenzi - Corriere della Sera
Nessun commento:
Posta un commento