“IL GRAVE ERRORE DI RIMANDARE POLITICHE AMBIENTALI SERIE”
[Perché le polizze di Assicurazione dei
palazzetti hanno un'alta probabilità di essere fatte male?]
Tra virgolette il titolo di un articolo di
Sergio Harari sul Corriere della sera (inserto Milano) del 10 dicembre. Mette
il dito in una piaga: la Pianura padana e la Lombardia in primis non hanno (le
Pubbliche Amministrazioni e i Partiti, la Politica) visione del futuro.
Assolombarda, tempo fa, lo ha detto chiaro a Milano. Senza seguito. La Politica
non indirizza, non orienta.
E, cosa succede? Succede che le corporazioni,
i miopi interessi di parte – specialisti senza visione larga – si scatenano:
premono sui decisori, argomentano e ricattano: “Se fai così, ti scordi il
nostro voto”. E i decisori mediano aggiustano, pasticciano, soffrono,
s’incartano.
È il destino della Politica? No, se questa
cambia registro; se i Partiti si organizzano con trasparenza e “metodo
democratico” (come da Costituzione) per gestire il potere, certo, e anche per
sondare, capire, leggere la realtà e fare proposte di cambiamento che siano
fondate, che abbiano il piede. Proposte di indirizzo, appunto. Magari
mettendoci un carico di Rischio: una fiscalità di vantaggio.
Il consenso lo devono cercare sulla serietà,
scientificità, forza e capacità di convincere delle loro idee, proposte,
progetti (programmi di governo). Non su vaghe alleanze e promesse o, peggio,
sulla confusa affermazione di diritti, che poi si fanno pretese e abbrutimento
civile (come le richieste di indennizzo degli abusivi).
A Milano siamo ingolfati dal traffico e
disorientati; il contado è rallentato nelle attività; temiamo i danni da
inquinamento e cambiamento del clima. Manchiamo di orientamento e indirizzo,
appunto.
I fenomeni atmosferici, ad esempio, hanno
variabilità prevista fino a 400 volte, dicono da un decennio gli esperti.
Dobbiamo mettere in conto eventi sia desertici sia polari (adesso: tormente e
accumuli abnormi di neve e di ghiaccio). Il nostro costruire e gestire ne tiene
conto (nel privato e nel pubblico)?
Ora, Governo e Lombardia hanno rinviato la
discussione sulle nuove norme europee per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Hanno anche inserito una moratoria decennale, dice Harari. Dato questo
indirizzo (ci pare un mettere la testa sotto la sabbia), scommettiamo che le
polizze di assicurazione di PA, banche, Enti (palazzetti) non tengono conto del
cambiamento dei rischi? Che assicurano bene i piccoli rischi e male i grandi
rischi, quelli catastrofali? Decisive sono le scelte politiche.
Conclude Harari: questo atteggiamento che
annebbia perché induce a rinviare e non decidere “è trasversale a destra e
sinistra”. È il nostro modo di fare Politica? Pensiamoci.
Francesco Bizzotto
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