E ISTITUZIONI NE' PUBBLICHE NE' PRIVATE (ELINOR OSTROM)
Gli dico: parlatene nelle vostre Associazioni. Da soli
non si va da nessuna parte. Anche S. Francesco invitava i frati ad andare in
due, perché solo va il diavolo. "Fatto – mi dice –. Complicato. C'è
volontà e inconcludenza."
Mi vengono in mente:
- il filosofo della scienza Giulio Giorello (contano
le storie di pratica, di esempio),
– la Premio Nobel per l'economia 2009 Elinor Ostrom
("Governare i beni collettivi": né stato né privato; scelte
strategiche condivise e istituzioni empiriche, incrementali) e
– il mitico Enzo Spaltro, formatore, sociologo del
lavoro, innamorato dei Piccoli Gruppi. Il suo "Sentimento del potere"
è un manuale per l'imprenditore di Rete (piccolo e grande).
Penso: la soluzione è il Piccolo Gruppo di pratica.
Crea "potere lievitativo"; è "l'odierna magia" (Spaltro);
rischiara, rende trasparente il desiderio e bellissimo il Rischio; si nutre di
competenza e di rapporti umani; fa sia Società (Istituzioni) sia Comunità e
informa il Grande Gruppo, le grandi realtà. Il Piccolo Gruppo è il segreto:
relazionale e saggio, quantistico, probabilistico, umile e influente. E antistress...
Accenno, e l'amico scuote la testa.
Ora, dico: le Università, la cultura politica, le PA,
i Partiti, come le grandi Associazioni, il mondo delle PMI, di artigiani,
commercianti, professionisti autonomi e dipendenti, dovrebbero andare a fondo
per innovare.
In quali campi? Il modo di fare impresa (investire e
rischiare) e Istituzione (tenere insieme, non separare Pubblico e Privato) e il
ruolo dei Piccoli Gruppi che animano le realtà.
Fare ricerca e dibattito. Io direi: il moderno
Rischiare è un rischiarare e valutare sia individuale sia relazionale;
valorizzare le esperienze degli specialisti con visione larga.
Gli esempi, le storie di pratica che innovano, le
Istituzioni condivise, i Piccoli Gruppi sono il nostro futuro. Salveranno la
democrazia, la fratellanza e la libera impresa.
Qui sotto: Lecco (città di pratica istituzionale
avanzata e di gente seria) e il Resegone.
Francesco Bizzotto
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