UN MODO NUOVO DI FARLA!
Un modo scientifico, trasparente, di
parte. Per una Politica all'altezza della ricchezza, complessità e autonomia
della società
Serve, alla Sinistra, un modo nuovo di far
Politica: che agganci "le forze vive del Paese", crei consenso e si
differenzi rispetto al "latente spirito antiscientifico" della destra
(Mario Lavia su Linkiesta del 10 cm).
Lo aveva intuito, e sofferto, Bruno Trentin (La
libertà viene prima, Ediesse, 2017, p. 118):
"Dare corpo a un nuovo modo di fare
politica e a una competizione progettuale", contro "la politica
intesa come scienza dell'occupazione dello Stato, come alchimia di schieramenti
o al meglio come tattica di transizione".
In attesa di una bella Destra, serve una
Sinistra amica della scienza, che guardi con entrambi gli occhi: sia atlantista
ed europeista, per l’economia di mercato e la giustizia sociale, garantista e
rispettosa delle diversità, in ricerca e radicata nella pratica.
Per rinnovare la Politica, pensiamo prima ai
contenuti, al merito scientifico (idee e proposte) e dopo alle alleanze e alle
tattiche. Non il contrario, com'è da sempre. Diciamolo.
Se la Sinistra aggancia la realtà delle cose,
giunge facilmente a "una forte proposta di governo, unitaria, moderna,
nazionale", capace di convincere sia a Sinistra sia tra i conservatori più
attenti, dice Lavia (idem).
Qual è il nodo? L'organizzazione, ci sembra.
Dare ruolo e poteri a strutture di parte politica (di Partito) in ricerca parziale,
specialistica. Ovviamente, con un progetto, un indirizzo, un lavoro trasparente
e uno stretto render conto. Non fare lobby; fare Politica. Una Politica
all'altezza delle lobby, della ricchezza, complessità e autonomia della
società.
Francesco Bizzotto
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