mercoledì 11 gennaio 2017

SETTIMO RAPPORTO GLOBALE ALLIANZ


La classe media in occidente è alla canna del gas

E’ stato da poco presentato il settimo rapporto globale sulla ricchezza dei privati commissionato da Allianz.I’ ”Allianz global Wealth Report” analizza l’indebitamento delle famiglie, in più di 50 paesi nel mondo. I risultati mostrano che gli anni buoni sono solo un ricordo, infatti le attività finanziarie sono aumentate nel 2015 del 4,9%, appena al di sopra del tasso di crescita dell’attività economica. L’analisi della distribuzione della ricchezza mostra un quadro complesso. Il successo dei mercati emergenti ha fatto sì che sempre più persone partecipassero alla prosperità economica e ha creato una nuova classe media globale, i livelli di povertà sono scesi in particolare in quei paesi. La maggioranza dei cinque miliardi di persone che vivono nelle nazioni incluse nell’analisi appartengono ancora alla classe della bassa ricchezza, ma nonostante questo la classe della ricchezza media globale è cresciuta: il numero di persone è più che raddoppiato ad oltre un miliardo. Secondo gli analisti “l’emergere di una classe media veramente globale è uno degli sviluppi importanti per l’economia mondiale, Fino ad oggi, questo processo e stato guidato dalla Cina, ma è probabile che un domani anche l’India possa sviluppare questo potenziale” .Ma non sempre quello che luccica è oro, infatti la classe media italiana, come nei principali paesi industrializzati, si sta restringendo, questo comporta una minore capacità di risparmio e di acquistare beni di largo consumo , anche di tipo assicurativo e non solo. Una continua crisi della classe media avrà ripercussioni anche sui risultati di tutte quelle aziende, dalle assicurazioni, alla grande distribuzione, fino a tutte quelle che producono beni durevoli, che avranno sempre meno clienti retail, in questa parte di mondo. Se le aziende possono rincorrere i consumatori anche dall’altra parte del pianeta, per la classe media italiana non è così facile spostarsi. Lo stesso problema lo avranno quei partiti che volevano rappresentarne le aspirazioni. In una prospettiva poi dell’industria 4.0, sono previsti nei prossimi anni saldi negativi in termini di milioni di posti di lavoro. I ricercatori che si occupano della stampante 3D, che dovrebbe rivoluzionare la produzione, lavorano anche sul “reddito di cittadinanza”. Il fatto che lo elaborino degli ingegneri e non degli economisti è significativo. Forse non è il caso di lasciare uno studio così interessante alla propaganda del M5S.

Massimo CINGOLANI

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