giovedì 6 novembre 2014

LEGGE DI STABILITA' 2015


Una buona manovra, migliorabile

Accantonamenti previdenziali e investimenti speculativi

non sono la stessa cosa

La Legge di Stabilità 2015 del Governo, che ammonterà a complessivi 36 miliardi di euro, in discussione in Parlamento è certo meritevole complessivamente di apprezzamento e sostegno, perché è una manovra di espansione finanziata in prevalenza con la lotta agli sprechi e all’evasione fiscale.  La ripresa dello sviluppo e il sostegno all’occupazione stabile sono obiettivi da anteporre al rispetto rigido dei vincoli di bilancio, per la prima volta concordata in Europa, pur nel rispetto dei parametri disavanzo / Pil.

In questo contesto l’aumento della tassazione della previdenza integrativa con l’aliquota sulle rendite dei Fondi pensione che passa dall'11,5% al 20%, e con l’aumento dall’11% al 17% di quelle sulle prestazioni previdenziali erogate ai pensionati risulta oltreché dolorosa, francamente incomprensibile proprio rispetto alle dichiarazioni fatte da questo esecutivo in tema di politiche in favore delle future generazioni (Sa pure di bizzarria burocratica il rosario delle aliquote!).

Ci sembra sbagliato e iniquo equiparare l'accantonamento volontario di risparmio per costituire il secondo pilastro integrativo della previdenza pubblica, a quello finalizzato alla rendita finanziaria speculativa (e analoga valutazione si deve fare anche per la copertura assicurativa del rischio di morte).

Un argomento insostenibile è quello che vorrebbe il provvedimento finalizzato ad allineare il nostro sistema a quello europeo: peccato che quasi solo in Italia si tassano le risorse di previdenza integrativa sia in fase di accantonamento, che di prestazione. Quantomeno si decida di tassare una volta sola e con una aliquota incentivante!

Siamo certi che dall’audizione delle parti sociali e dal confronto parlamentare verrà una soluzione più attenta al futuro delle giovani generazioni e alla necessità di non penalizzare il risparmio previdenziale, le cui riserve possono essere un utile strumento anche per finanziare investimenti di lungo termine in infrastrutture.

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