mercoledì 23 ottobre 2013
RCA e Mediazione. Bene l'IVASS
Testare la Fiscalità di vantaggio, per Governare con più libertà e meno norme. La RCA è un servizio complesso. Ogni sinistro è un mondo a sé e la sua liquidazione è un pezzo unico, come nel jazz. E' ovvio che sia tra quelli che più pesano sull'apparato di Giustizia (300.000 cause pendenti). Tra il 21 marzo 2011 e il 31 dicembre 2012 è la materia su cui più è stata attivata la Conciliazione, pur in forma solo volontaria (il 20,5% di tutte le mediazioni effettuate). Lo dice Il Sole 24 Ore del 21 cm. Noi assicuratori dovremmo fare, di questa complessità e delicatezza, un'opportunità di crescita e sviluppo. C'è l'occasione. Nel maggio scorso l'IVASS ha scritto alle compagnie: in caso di disaccordo nella liquidazione dei sinistri - è l'invito -, favorite la Mediazione volontaria, ovvero la Conciliazione paritetica (in base alla nuova intesa tra Ania e Consumatori); e confermateci entro 60 giorni di aver preso iniziative di informazione all'utenza in occasione di liquidazioni, tramite internet e le reti agenziali e di liquidazione. Precisa e puntuale l'IVASS, come sempre. Siamo certi che le compagnie stanno lavorando. Gli strumenti ci sono. E la Mediazione o Conciliazione è meglio che sia di mercato, volontaria. Riteniamo che potremmo - appunto - non limitarci al rispetto formale delle indicazioni IVASS, ma farne occasione di servizio: mirare a sorprendere e soddisfare l'utente. E' ormai chiaro: la polizza in sé (garanzie e premio) non basta a convincere, e tra un po' andrà in automatico; il sinistro è un momento commerciale chiave; bisogna lavorarci sopra, con l'obiettivo di anticipare la domanda, differenziare l'offerta e farci apprezzare (far salire in modo naturale il premio). Oggi è così: la famiglia in difficoltà per la crisi deve poter trovare polizze a premi contenuti (200 /300 euro). Chi può spendere e ha esigenze sofisticate, deve trovare servizi innovativi, di alta qualità e di premio corrispondente. Sull'IVASS. Esprimiamo il nostro plauso per la puntualità e precisione delle sue iniziative. Che dire in termini critico / costruttivi? C'è da portare a termine una serie di cambiamenti messi in campo. E c'è da trovare una modalità di rapporto con l'offerta (le compagnie) che tenda meno alla muscolarità (alle norme) e più alla libertà. Come fare perché compagnie, agenti / broker e consulenti accolgano gli orientamenti dell'Istituto di vigilanza (del Governo)? Riteniamo si debba provare a mettere in campo l'arma numero uno del governo democratico: la fiscalità di vantaggio, concessa a precise scelte d'offerta. Tre esempi: la Scatola nera in auto, che consente molti servizi d'emergenza e funzionalità, e tronca alla radice ogni sospetto; il perito che interviene sul luogo dell'incidente, accerta la dinamica dell'incidente e, al 90%, lo chiude; il mediatore terzo - contrattualizzato - che agevola la liquidazione del restante 10% dei danni. Francesco BIZZOTTO
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento