Per il settore assicurativo molte le scelte positive,
con qualche elemento di confusione da chiarire rapidamente.
Il network assicuratori democratici della Lombardia considera questo decreto nel suo complesso una tappa importante per favorire più competitività, maggiore uguaglianza nell'accesso alle opportunità economiche e per la tutela di consumatori e utenti. Un passo nella direzione giusta di contrasto ai monopoli e creazione di regole che includano i cittadini, un segnale di discontinuità, che riprende il cammino intrapreso dai governi di centrosinistra. Ma senza dubbio c'è ancora molto da fare.
Per il settore assicurativo alcune norme approvate per la rc auto hanno particolare rilevanza: a partire dalle disposizioni per perseguire i comportamenti fraudolenti senza nuovi costi per la pubblica amministrazione: nessun nuovo carrozzone per gestire il contrasto alle frodi! Ma incentivazioni all’organizzazione efficiente delle imprese e utilizzo efficace delle banche dati esistenti e potenziabili, gestione telematica del controllo della regolarità di contrassegno assicurativo e attestazione di rischio; l’inasprimento delle sanzioni per accertamenti compiacenti per danni a cose e per lesioni fisiche; la esclusione dal risarcimento dei danni fisici lievi non accertabili strumentalmente (colpi di frusta); procedure più stringenti nell’accertamento e liquidazione dei danni , fino alla facoltà per la compagnia di non offrire risarcimenti in caso di indizi gravi di frode. Seppure con formulazioni tecnicamente non ineccepibili e che ci auguriamo possano essere aggiustate (ad. Esempio non si fa alcun riferimento all’obbligo di conciliazione), si tratta indubbiamente di un bel colpo all’ artificioso incremento dei costi da tempo lamentato dalle imprese come motivo principale della mancata riduzione dei premi.
Ora ci aspettiamo da parte del sistema delle imprese un po’ di coerenza!
L’introduzione della scatola nera, con la regolamentazione delle caratteristiche tecniche, la gratuità e la portabilità, costituisce la maggior innovazione del sistema, che mira a spostare i pesi delle componenti tariffarie dalle caratteristiche oggettive (veicolo, età anagrafica,territorio) al comportamento oggettivo del conducente in direzione della responsabilizzazione massima delle persone.
Con la scatola nera inoltre sarà possibile sviluppare progetti di più vasta implicazione, dal servizio di assistenza nelle emergenze fino all’adozione di progetti intelligenti finalizzati alla riduzione della congestione del traffico automobilistico privato nei centri urbani.
L’obbligo di informare su tre offerte rca, la cui regolamentazione - uno standard di modalità operativa – dovrà essere emanata dall’Isvap entro 4 mesi, ha salvaguardato l’obiettivo della trasparenza, ma necessità di una gestione intelligente dell’impatto sulla rete distributiva agenziale e di brokeraggio.
Queste nostre proposte che potrebbero essere oggetto di regolamentazione Isvap:
1) uno standard di condizioni base definito dall'Isvap. Preveda la Scatola nera e sia quotato dalle compagnie senza possibilità di deroghe. Per garantire che l'informazione al cliente utente sia certificata e valutabile oggettivamente.
2) siano resi possibili rapporti commerciali tra agenzie di gruppi diversi, come lo sono già fra sub agenzie e broker, non solo per le polizze rca, ma per tutte le coperture danni.
3) Eliminare l’obbligo non solo della triplice informazione rca, ma anche la compilazione dei documenti di adeguatezza per i clienti non “consumatori” (professionisti, enti e imprese).
4) Prevedere la possibilità regolamentata per l’intermediario di essere remunerato dal cliente con parcella di consulenza, a partire in via sperimentale dal cliente non consumatore, come proposto recentemente anche dall’Aiba;
Per quanto riguarda la materia tariffaria, riconfermando il principio che ogni impresa debba adottare la propria politica, nel rispetto delle disposizioni comunitarie di salvaguardia del mercato, della concorrenza e della trasparenza, auspica che l’indicazione del legislatore produca una revisione radicale, si pure con la necessaria gradualità, dell’ormai obsoleto sistema cosiddetto di bonus malus, con l’obiettivo di valorizzare maggiormente i comportamenti di guida anziché il tipo di veicolo.
Infine per quanto riguarda le polizze connesse a finanziamenti richieste dalle banche a fronte della positiva conferma del divieto disposto dall’Isvap di operazioni in conflitto di interessi e della previsione di un testo standard per i contratti vita relativi a questa tipologia, resta incomprensibile la ragione per cui non sono state prese in considerazione analoghe iniziative per ben più diffuse coperture danni (incendio e altri danni al fabbricato nel caso dei mutui).
Network Assicuratori Democratici Lombardia
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