Milano 29 marzo 2012
Gruppo Fondiaria-Sai: eventuali responsabilità penali degli amministratori
non devono ricadere sui destini del gruppo.
Gruppo Fondiaria-Sai: eventuali responsabilità penali degli amministratori
non devono ricadere sui destini del gruppo.
Le gravi dichiarazioni della procura milanese sulla situazione di Fondiaria-Sai accostata alle recenti scandalose vicende giudiziarie del più grande ospedale privato lombardo, che se non suffragate da dati di fatto ci auguriamo siano oggetto di querele adeguate da parte degli amministratori e della vigilanza, determinano pesanti ricadute sull’operato quotidiano del secondo gruppo assicurativo nazionale, già duramente sottoposto a tensioni per l’imminente operazione di ristrutturazione degli assetti proprietari e il conseguente avvio di un nuovo piano industriale di rilancio.
Si tratta di una rappresentazione decisamente offensiva per un gruppo con 8.000.000 di assicurati, 6.000 dipendenti diretti, 3.000 agenzie con oltre 10.000 fra agenti e loro collaboratori e dipendenti.
Le eventuali responsabilità penali degli amministratori non devono ricadere sul destino di un gruppo che per tradizione e capacità professionale non ha nulla da invidiare ai primari gruppi assicurativi europei.
Non a caso è oggetto di interesse di più investitori.
Il patrimonio societario, umano ed economico, di Fondiaria-Sai va rispettato, salvaguardato e rilanciato in tempi rapidi nell’interesse di tutti con un piano industriale che sappia esaltare la vocazione assicurativa di un gruppo da sempre al servizio del Paese.
Network Assicuratori Democratici Lombardia
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