giovedì 5 giugno 2014

TORNIAMO A RAGIONARE


Ora che le elezioni sono passate, con il buon esito che sappiamo, possiamo forse riprendere a ragionare senza essere strattonati a destra e manca da pulsioni demagogiche e populiste.
Il PD di Renzi, il nostro partito, realizzi una sintesi politica, superi la frammentazione registrata negli ultimi mesi. Siamo più che mai convinti che senza una visione riformista nazionale non si riuscirà a realizzare nessun passo avanti, ma anzi si finirà per cadere vittime della palude della burocrazia, con l’effetto opposto di rendere ancor più ingovernabile il settore.

La nuova dirigenza del PD costruisca un modo nuovo di occuparsi delle assicurazioni chiedendo ai competenti di aiutarci a costruire proposte di governo che abbiano come riferimento l’interesse nazionale prevalente, facendo sintesi di interessi spesso contrapposti e capaci di paralizzare ogni iniziativa di cambiamento.

Sappiamo che sta riprendendo l’esame parlamentare e governativo sull’art.8 del ddl stralciato dal governo precedente in materia di RCA.

Dopo anni di dichiarazioni d’intenti resta il dato sconfortante che il premio medio pagato in Italia è pressoché doppio della media europea, come certificato dalle stesse in uno studio commissionato a BCG. Calano i sinistri, aumentano gli utili, ma i premi non si schiodano. E l’etica sociale tanto sbandierata dalle imprese? Ma non solo: così non si liberano spazi per uno sviluppo del settore oltre il rischio della circolazione, la cui incidenza di raccolta premi rimane determinante. Il cui ruolo  nella prevenzione dei rischi è eternamente marginale, quando invece in tutta Europa sta diventando centrale.

Si porti dunque a compimento una riforma avviata dal governo Monti e mai definita, con aggravamento di oneri per imprese e operatori, senza  benefici per il cittadino utente del servizio.

Ci sembra ragionevole partire dal nuovo Disegno di legge dei Sen. Tomaselli e Cuomo, che riformulando alcune parti e arricchendo con nuove proposte il citato art.8, si avvicinano ad un buon punto di mediazione, rendendo finalmente perseguibile l’obiettivo di una riduzione strutturale dei costi della RCA, per avvicinarla al resto d’Europa.

I punti salienti sono:

1)    La revisione del sistema di rimborso fra le imprese dei sinistri con pagamento diretto al cliente, con l’obiettivo di rendere le compensazioni più corrispondenti al reale valore dei risarcimenti e di stimolare le imprese a una maggiore efficienza.

2)    Una serie di iniziative volte a ostacolare la messa in atto di comportamenti truffaldini, facendo salve le cause di forza maggiore non imputabili al danneggiato, fra cui l’obbligo di denuncia del sinistro entro sei mesi dall’accadimento, l’identificazione immediata dei testimoni, la verifica che non vi siano testimoni “seriali”, oltre ad altri accorgimenti atti ad individuare indizi di frode.

3)    La libertà di scelta per i contraenti rendendo facoltative alcune formulazioni in fase di offerta, con adeguati sconti di premio, come l’ispezione preventiva del veicolo, la scatola nera con interoperabilità dello strumento elettronico pagata dalle imprese, il risarcimento in forma specifica, la rinuncia a cedere a terzi il diritto risarcitorio, l’accettazione preventiva di servizi medico sanitari forniti da professionisti indicati dalle compagnie.

Vi sono invece due aspetti critici di questo disegno di legge che riguardano:

4)    la riproposizione della proposta demagogica di applicare la miglior tariffa della compagnia agli assicurati che non abbiano causato sinistri negli ultimi 5 anni, che ovviamente risponde a una richiesta legittima di giustizia da parte degli assicurati, che a parità di comportamenti si vedono penalizzare a seconda della provincia di residenza. E' stato evidenziato da più parti, il sistema tariffario bonus malus attuale fa acqua da tutte le parti, ma per superarlo è necessario un approfondimento tecnico responsabile. Questa proposta di premiare i più bravi, invece, si tradurrebbe in una riformulazione tariffaria che spalmerebbe inevitabilmente l’onere sulla restante platea di assicurati sinistrosi. Piaccia o meno, il sistema assicurativo si regge sul principio della mutualità e da questo non può svincolarsi.

5)    La destinazione finalizzata per legge al fondo vittime della strada e alla prevenzione è sicuramente una importante novità, ma non sembra però credibile che le multe possano arrivare fino al 10% del fatturato annuo dell’impresa. Speriamo si tratti di una svista che si commenterebbe da sé.

Ricordiamo infine che dovrebbero essere ricomprese anche:

6)    Rilancio del ruolo del Preventivatore Ivass e del Contratto Base, superando la previsione dei tre preventivi prevista dai precedenti governi e mai attuata.

7)    Pervenire ad un’equa definizione della tabella delle macro invalidità, valutandone anche l’effetto oltre il settore Rca. Come rilevato la causa dell’infortunio non dovrebbe avere diversi indennizzi.