domenica 28 aprile 2013

IL NETWORK SCRIVE AL PRESIDENTE ENRICO LETTA

La disponibilità e le competenze degli assicuratori a sostegno dell'impegno per uscire dalla difficile congiuntura

Sosteniamo la sua iniziativa con simpatia e fiducia. Ci piace l'idea di coinvolgimento come assunzione di responsabilità, dovere civile e abilità (competenza) nel risolvere i problemi. In questo senso dobbiamo un po' tutti aprirci, metterci in discussione, scongelarci.
Operiamo nel settore assicurativo con l'ascolto e la proposta. Cercando di individuare (è stato il suo invito, alla presentazione – a Milano – del nostro Network) le viti condivise da toccare con l'azione di governo. Per fare i passi giusti, nell'interesse di tutti. A partire dall'utenza.
Riteniamo che l'iniziativa del governo Monti sulla RCA sia stata positiva e da completare. In particolare ci sembra che il nuovo istituto di vigilanza IVASS sia puntuale e promettente.
Siamo disponibili a partecipare, nelle forme che riterrà opportune, a gruppi di lavoro che supportino il governo. Oltre alla nuova RCA, da mandare a regime, pensiamo al sostegno alle PMI con servizi di gestione dei rischi e finanziamenti mirati, e alle Catastrofi naturali, dove il ruolo dell'assicuratore (è l'indirizzo dell'UE) può invertire il trend di degrado man made. Può operare a tre livelli: sostenere piani di prevenzione, agire con un servizio immediato di perizia (a L'Aquila ha ridotto le richieste del 20%) e gestire un sistema regionale d'indennizzi.
In generale, ci piacerebbe che qualunque grande progetto prendesse l'abbrivio nel nostro Paese accompagnato sia da un programma di gestione dei relativi rischi, che dalla quotazione impegnativa di copertura di un assicuratore. Perché “le polizze assicurative possono essere uno strumento di mercato capace di scoraggiare comportamenti avventati e promuovere la consapevolezza dei rischi” (Kristalina Georgieva, commissaria europea).
Con i nostri auguri di buon lavoro, le giunga un cordiale saluto
per il Network Assicuratori lombardi – Pd
Giannantonio Girelli, Nicola Cattabeni, Massimo Cingolani, Corrado Bassetti, Romano Boccolari, Gianni Cavalcanti, Claudio Cavicchioli, Dante Leoni, Giuseppe Russo, Francesco Procopio, Emiliano Ortelli, Lamberto Peri, Ferruccio Rito, Francesco Bizzotto, Gianfranco Pascazio, Radames Viola

martedì 2 aprile 2013

PER RIDURRE I COSTI DELLA RCA

     La concorrenza non basta, ma aiuta!
Dice il responsabile Auto di ANIA e DG di SARA Alessandro Santoliquido, che il costo della RCA è all’incirca uguale in Italia e in Gran Bretagna, nonostante là attraverso i comparatori internet il cambio di assicuratore interessi circa il 50% degli assicurati all’anno, contro il 6/7% dell’Italia: 440 sterline contro 540 euro (460 sterline); non solo, ci sarebbe anche la dimostrazione che laddove c’è concorrenza come in Gran Bretagna i costi aumentano perché le compagnie dovrebbero pagare di più le reti. 
Ci sembra una conclusione a dir poco affrettata e in contrasto con la gran parte delle analisi svolte da autorevoli osservatori.

Ricordiamo che secondo l’Antitrust le polizze da noicrescono il doppio rispetto  alla media europea. Con differenziali tra compagnie a parità di profilo la cui entità , pari al 20/30%, indica che se gli assicurati effettuassero regolarmente attività di ricerca prima di sottoscrivere la polizza (shopping around) oppure potessero trasferirsi agevolmente da una compagnia ad un’altra, potrebbero ottenere risparmi di premio piuttosto considerevoli. In realtà, il fatto che persistano differenziali di premio così significativi segnala la presenza di frizioni al pieno dispiegarsi del processo competitivo. Il confronto internazionale mostra come i premi in Italia siano in media più elevati e crescano più velocemente rispetto a quelli dei principali paesi europei. Considerando, infatti, il livello dei premi si osserva come il premio medio in Italia sia più del doppio di quelli di Francia e Portogallo, superi quello tedesco dell’80% circa e quello olandese di quasi il 70%; la crescita dei prezzi per l’assicurazione dei mezzi di trasporto in Italia sul periodo 2006-2010 è stata quasi il doppio di quella della zona Euro e quasi il triplo di quella registrata in Francia. Certo anche sul versante dei costi il confronto è altrettanto sorprendente. “I dati sul confronto internazionale mostrano, infine, come l’Italia si caratterizzi per essere il paese con la frequenza sinistri e il costo medio dei sinistri più elevato tra i principali paesi europei.  In particolare, la frequenza sinistri in Italia è quasi il doppio di quella in Francia e in Olanda e supera di circa il 30% quella in Germania; il costo medio dei sinistri in Italia supera quello della Francia di circa il 13%, quello della Germania di oltre il 20% ed è più del doppio di quello del Portogallo. Quanto al secondo profilo, il numero delle frodi accertate ai danni delle compagnie in Italia appare quattro volte inferiore a quello accertato dalle compagnie nel Regno Unito e la metà di quello accertato in Francia”.
Certo è urgente dare certezza al costo delle gravi invalidità, con criteri di giustizia ed equità;  e tuttavia per il contenimento dei costi i recenti provvedimenti legislativi in corso di attuazione hanno portato novità sostanziali, a partire dalla spinta all’adozione della “scatola nera”, i cui effetti dovranno essere oggetto di attenta valutazione. Per questo auspichiamo che non si vogliano strumentalizzare le oggettive complessità attuative delle norme per tentare di attuare pratiche controriformatrici che già tanti danni hanno arrecato finora al settore.

Citazioni tratte da AGCM (Antitrust): INDAGINE CONOSCITIVA RIGUARDANTE LA PROCEDURA DI RISARCIMENTO DIRETTO E GLI ASSETTI CONCORRENZIALI DEL SETTORERC AUTO – IC42 -  febbraio 2013