RIFORMISTI IN CAMPO
Schlein e Conte (e Meloni) rischiano di farsi del
male. Fino all'odio, con il che la frittata è fatta. Invece, sono volti aspri
del fare Politica, di sinistra e di destra. Un quarto volto è quello
riformista, gradualista, prudente, rispettoso, aperto, istituzionale. Può
scendere in campo e dare una mano.
I Calenda, Renzi, Bonaccini, Del Rio, Fico, Salis,
Gori, possono aiutare Schlein e Conte a non commettere errori, a sinistra (e i
Crosetto a destra). Del resto, il modo migliore di stare in seconda fila è
aiutare (veramente) chi sta in prima. Vale in tutti i casi.
Come? Lavorando sul terreno loro congeniale dei
contenuti, delle idee che si fanno proposte di riforma, progetti, programmi
politici (per i prossimi esecutivi).
In termini di Risk management: coltivare idee
(pericolose) per farne progetti che abbiano gambe (consenso); che diventino
"bei Rischi" (Deborah Lupton).
Solo i bei Rischi potranno agganciare il vasto
elettorato (ora maggioranza) che non vota e che è interessato a idee e proposte
concrete, specie se di propria competenza. Ah, i competenti!
Perché è chiaro: vincerà la sfida (democratica) chi
saprà dare alla Politica seri contenuti di merito, messi a punto con diversi
contributi. Serve meno centralismo (e leaderismo) e più rete di inclusione e di
partecipazione, direbbe il presidente Mattarella.
Francesco Bizzotto
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