lunedì 8 febbraio 2016

I FATTORI CHE INCOMBONO SULL'ECONOMIA MONDIALE


I sette nani dell’economia globale

La crisi non è finita, sette fattori incombono sull’economia mondiale secondo uno studio di Euler Hermes società del gruppo Allianz, sono i sette nani della crescita globale e più precisamente:
Pisolo, il commercio mondiale che aumenterà di poco. La diffusione della tecnologia e la crescita dei salari erodono i vantaggi competitivi dei paesi manifatturieri asiatici e dell’Europa centrale, il riequilibrio cinese, dall’industria ai servizi, riduce le opportunità di vendita per i fornitori di merci primarie e intermedie.

Brontolo, i mercati emergenti. Nel 2016 Brasile, Russia, Nigeria, Turchia e Sudafrica resteranno vulnerabili agli shock economici e alla volatilità del mercato.

Mammolo, i prezzi delle commodity. Il costo del petrolio basso sfavorendo gli esportatori netti rischia di mettere in crisi il modello di quei paesi nei quali finanze pubbliche e strategie valutarie si basano sulla quotazione del barile. Chi comprerà i grattacieli di Milano?

Eolo, i mercati finanziari. I mercati delle commodity in difficoltà aumenteranno la pressione sulle valute degli esportatori di materie prime, con possibili svalutazioni in Brasile, Cina, Russia, Turchia.

Gongolo, i consumi interni. Molti paesi adotteranno misure protezionistiche per stimolare i consumi domestici rispetto alle importazioni.

Dotto, la politica. In alcune importanti economie la politica fiscale sta cambiando in modo favorevole. Anche in Europa l’austerità fiscale dovrebbe finire.

Cucciolo, decisioni e rischi politici. Qui c’è l’imbarazzo della scelta, dal rischio Brexit,  alle sanzioni alla Russia, all’Iran, fino alle elezioni americane.

Non è citata Biancaneve, che non si sa dov’è e chi è, forse è la politica italiana che finalmente si fa sentire in Europa.

di Massimo Cingolani