mercoledì 27 gennaio 2016

CON I DEBOLI ANCHE PER IL REATO DI OMICIDIO STRADALE


SICUREZZA E LEGALITA' SIANO PATRIMONIO
DEL CENTROSINISTRA


Nei giorni scorsi è stato presentato il libro di Cristina Fiorentini: ”Difesa in Rosa – Tecniche di incolumità e sicurezza per le donne”, edito da De Vecchi. L’autrice è stata campionessa di judo femminile, è specializzata nel judo per bambini. Una delle sue iniziative particolarmente interessanti è stato il programma “Cintura Rosa” ideato per il Comune di Milano alcune anni fa. Obiettivo dell’opera, con oltre 350 fotografie, è fare della conoscenza e della pratica delle arti marziali uno strumento di prevenzione e di difesa al femminile.

La specialista fornisce i consigli per evitare e fronteggiare situazioni di pericolo nella vita di tutti i giorni, dall’ambito domestico, quali il pianerottolo, in ascensore, per le scale e nell’androne di casa, durante lo shopping, in auto e in strada o in un parcheggio, fino al tempo libero, nei luoghi pubblici come il parco o in discoteca. Per poi approfondire luoghi particolari come al bancomat, sui mezzi pubblici o in viaggio, la sera tardi.

Chiaramente queste tecniche non sono la soluzione al problema della violenza sulle donne, ma hanno comunque l’obiettivo di creare la presa di coscienza di sé e delle proprie capacità di gestione di situazioni di stress: la migliore autodifesa non è la ricerca dello scontro, ma la consapevolezza dei propri limiti ed evitare i rischi inutili. In un momento in cui una politica malata propone di regalare le pistole ai cittadini, la prospettiva della “Difesa in Rosa”, con la riappropriazione del proprio corpo attraverso “l’arte marziale” è la miglior scelta possibile.

C’è però un piccolo problema: alla presentazione del libro ha partecipato Prosperini, ex esponente del centrodestra, relegato all’oblio per vicende poco politiche, che ha commentato ed enfatizzato, peraltro in maniera non esagerata, il problema della sicurezza, in particolare per quanto riguarda le donne. Ma perché un rappresentante del centrosinistra neanche “si sogna” di intervenire a un evento del genere? Sinceramente è di difficile comprensione.

Probabilmente, per fattori di vecchia cultura, forse per l’aver passato troppo tempo all’opposizione, forse per aver cercato di giustificare e comprendere tutto ciò che era contro le regole sociali, per un politicamente corretto caricaturale, si stenta a capire che adesso il problema della sicurezza colpisce in particolare fasce deboli, come gli anziani, le donne in determinati momenti e luoghi, le periferie.

È la stessa logica che ha portato Sel e alcuni parlamentari del Pd a intervenire contro la proposta di legge per l’introduzione del reato di omicidio stradale, perché le risposte, cioè un aumento della pena a 12 anni, l’arresto immediato per l’omicidio e le lesioni gravissime, il prelievo coattivo di campioni biologici, erano “risposte emotive e demagogiche”, come se la repressione di un reato sia in sé un aspetto negativo. Di fronte alle obiezioni, poi il governo e stato costretto a ricorrere al rimedio di un maxiemendamento che è stato presentato dal ministro per i rapporti con il parlamento Boschi, sul quale ha posto la questione di fiducia.

Ora ci avviciniamo alla campagna elettorale, sarà bene che chi vincerà le primarie, ponga anche questo tema all’ordine del giorno, ma perché sicurezza e legalità, soprattutto per le fasce deboli, devono diventare patrimonio del centrosinistra.

 Massimo Cingolani