venerdì 14 novembre 2014

... ANCORA SULLE CALAMITA' NATURALI


Serve più che mai una legge per l’assicurazione

“Emergenze permanenti”

“Quante L’Aquila, quante Emilia e basso mantovano sono necessarie perché il Governo prenda in mano la situazione e si preoccupi dei propri cittadini?

Chiediamo a Parlamento, Governo e Regioni: fate qualcosa, ma fatelo subito, date ai cittadini un segnale, il silenzio su questo tema oggi è politicamente e moralmente colpevole! “  

Questo scrivevamo il 25 giugno del 2013 sul nostro Blog (cui rimandiamo).

Ed oggi in un mese di novembre fra più disastrosi di sempre per eventi atmosferici estremi, assistiamo all’inadeguatezza delle istituzioni a far fronte alle “emergenze permanenti”.  

Manca un una sistema capace di affrontare in via permanente le calamità naturali come avviene in gran parte del mondo: un sistema di collaborazione pubblico / privato.

Nonostante i molti studi e convegni abbiano già da tempo individuato i pro e i contro dei modelli francese, inglese, spagnolo, giapponese, ….  ungherese, rumeno, turco, le proposte di legge restano nei cassetti del Parlamento!

Il Governo con lo “Sblocca Italia” ha finalmente messo mano al cronoprogramma degli investimenti delle risorse spesso stanziate da anni e mai impiegate anche per la salvaguardia del territorio, della tutela dei cittadini del patrimonio edilizio.

Si sta prendendo consapevolezza che il consumo indiscriminato di suolo e la politica dei condoni edilizi hanno implicazioni criminali.

Si faccia dunque un passo avanti anche nella legislazione in materia di assicurazione delle catastrofi naturali.

giovedì 13 novembre 2014

A Milano intesa pubblico / privato per l’utilizzo consapevole dell’auto privata


“Ferma l’auto guadagni i mezzi”

Un premio ai comportamenti virtuosi che avvantaggiano l’intera comunità.

Vede finalmente la luce un progetto per cui il Network degli Assicuratori si è fatto promotore collaborando alla stesura del progetto insieme al Comune di Milano.

Milano, negli ultimi anni, ha sviluppato una forte tendenza alle nuove forme di mobilità, alcune proposte dalla pubblica amministrazione (bike sharing e EQ-Sharing) altre sviluppate da multinazionali (Car2Go, Enjoy, Twist, Uber) .

Alcune di queste sono già un successo in termini di utilizzo e in termini di business, altre invece, come EQ-Sharing, hanno mostrato alcuni limiti operativi a cui si sta cercando di mettere mano prolungando la fase sperimentale.

Ma la sperimentazione vuole anche questo: l’innovazione include il rischio non come elemento di negatività ma come opportunità per migliorare le idee, i prodotti e i servizi.

Il progetto “Ferma l’auto guadagni i mezzi” è una nuova iniziativa sperimentale che vede, finalmente, una collaborazione pubblico-privato per la promozione dell’utilizzo consapevole del veicolo privato.

Il Comune di Milano ha avviato a Luglio un bando aperto a Compagnie Assicurative per un progetto che ha come obiettivo premiare i cittadini che non utilizzeranno il veicolo durante il vigore dell’Area C.

UnipolSai è l’unica che ha risposto al bando del Comune alla luce dell’elevata diffusione di scatole nere sui veicoli dei propri assicurati.

Qual è il meccanismo?

A tutti i proprietari di veicoli che vivono a Milano e che hanno la polizza in scadenza nel periodo che va dall’11 novembre all’11 febbraio la Compagnia UnipolSai offre la possibilità di stipulare una polizza RC Auto con scatola nera aderendo all’iniziativa che rimborserà il costo di un biglietto ATM (Azienda Trasporti Milanesi) tutti i giorni che non utilizzeranno il veicolo durante il vigore dell’Area C.

Il limite massimo è di €30 ed equivale a 20 giorni di fermo del veicolo nei tre mesi di durata dell’iniziativa.

Non sarà la soluzione alla crisi economica ma è un segnale di attenzione a comportamenti virtuosi che avvantaggiano l’intera comunità. È una sperimentazione che offre all’amministrazione e al mondo del privato valutare il livello di sensibilità del cittadino su queste tematiche. Se poi sarà un successo si potrà replicare e ampliare l’offerta, se invece non avrà seguito si potranno trarre interessanti spunti su come il cittadino vive la propria città e considera le priorità e gli interessi nella gestione della mobilità.

Monitoreremo il progetto verificandone i risultati, ma essere partiti è già una buona notizia.

Milano, su questi temi, si propone come innovatore e in vista di Expo questo può solo essere un punto di vantaggio.  

giovedì 6 novembre 2014

LEGGE DI STABILITA' 2015


Una buona manovra, migliorabile

Accantonamenti previdenziali e investimenti speculativi

non sono la stessa cosa

La Legge di Stabilità 2015 del Governo, che ammonterà a complessivi 36 miliardi di euro, in discussione in Parlamento è certo meritevole complessivamente di apprezzamento e sostegno, perché è una manovra di espansione finanziata in prevalenza con la lotta agli sprechi e all’evasione fiscale.  La ripresa dello sviluppo e il sostegno all’occupazione stabile sono obiettivi da anteporre al rispetto rigido dei vincoli di bilancio, per la prima volta concordata in Europa, pur nel rispetto dei parametri disavanzo / Pil.

In questo contesto l’aumento della tassazione della previdenza integrativa con l’aliquota sulle rendite dei Fondi pensione che passa dall'11,5% al 20%, e con l’aumento dall’11% al 17% di quelle sulle prestazioni previdenziali erogate ai pensionati risulta oltreché dolorosa, francamente incomprensibile proprio rispetto alle dichiarazioni fatte da questo esecutivo in tema di politiche in favore delle future generazioni (Sa pure di bizzarria burocratica il rosario delle aliquote!).

Ci sembra sbagliato e iniquo equiparare l'accantonamento volontario di risparmio per costituire il secondo pilastro integrativo della previdenza pubblica, a quello finalizzato alla rendita finanziaria speculativa (e analoga valutazione si deve fare anche per la copertura assicurativa del rischio di morte).

Un argomento insostenibile è quello che vorrebbe il provvedimento finalizzato ad allineare il nostro sistema a quello europeo: peccato che quasi solo in Italia si tassano le risorse di previdenza integrativa sia in fase di accantonamento, che di prestazione. Quantomeno si decida di tassare una volta sola e con una aliquota incentivante!

Siamo certi che dall’audizione delle parti sociali e dal confronto parlamentare verrà una soluzione più attenta al futuro delle giovani generazioni e alla necessità di non penalizzare il risparmio previdenziale, le cui riserve possono essere un utile strumento anche per finanziare investimenti di lungo termine in infrastrutture.