martedì 19 giugno 2012

Fonsai. Che la gestione dell’azienda riparta dal merito

Si leggono in questi giorni singolari prese di posizione di alcune rappresentanze del mondo assicurativo intorno alla vicenda Fondiaria-Sai.
Le stesse rappresentanze che, negli anni passati ed in maniera più o meno indifferente, hanno assistito all’impoverimento di un Gruppo Assicurativo che, leader in Italia, se gestito con maggior rispetto e criterio avrebbe potuto diventare leader anche in Europa.
Ma, se è inutile “piangere sul latte versato”, è anche ipocrita proseguire nel tutelare una condotta non orientata, in modo cosciente, al merito.
È necessario che ogni futura decisione venga assunta su criteri di efficienza e non di opportunità “politiche” e di “equilibri finanziari”: è su questo che le rappresentanze dovranno vigilare e ne dovranno denunciare ogni eventuale abuso.
E’ solo così che si potranno tutelare realmente i posti di lavoro di agenti e dipendenti.
Il merito in ogni sua forma e ad ogni livello: dalla gestione del management alla selezione della rete di distribuzione. Non può chiedere rigore chi non ne dimostra e non si può chiedere di vigilare a chi ha contribuito al dissesto.
Prima di accusare è necessario che ognuno faccia autocritica per capire, se del caso, cosa avrebbe potuto fare e non ha fatto.
È a quel punto che ognuno dovrà fare la propria parte per costruire un mondo nuovo, ma, questa volta, veramente e finalmente sul serio.

Network Assicuratori Democratici Lombardia

lunedì 18 giugno 2012

Rischi Catastrofali idee per la gestione in Lombardia

I drammatici e imprevisti eventi nella vicina terra emiliana rendono attuale la riflessione sui criteri di Gestione (compresi quelli costruttivi) e sulle tutele predisposti dallo Stato e dalla Regione rispetto ai grandi rischi, in primo luogo quelli catastrofali, che interessano le famiglie lombarde.

Un cambio di strategia è reso necessario, prima ancora che dalla carenza di risorse pubbliche, dalla sentita esigenza di un sistema che non intervenga solo ex post ma sappia misurare i rischi, prevenire i danni, proteggere le persone e i beni che fossero colpiti, valutare e indennizzare correttamente e velocemente i danni e responsabilizzare i cittadini (farne parti consapevoli e attive di iniziative di prevenzione e protezione).
Va avviato un circolo virtuoso che si auto alimenti e inverta la tendenza a compromettere il territorio e i patrimoni.

A questo proposito la Commissione europea fornisce un'indicazione. Ha detto la commissaria Kristalina Georgieva il 18.10.'11:
La riduzione del rischio di catastrofi deve diventare parte integrante della politica di sviluppo dell'Unione. (…) Gli strumenti per la gestione delle catastrofi devono fare maggiormente appello a soluzioni assicurative. L'assicurazione manda un messaggio che ci fa capire se costruire o meno e che cosa costruire in un'area specifica: costi assicurativi troppo elevati a fronte di progetti ad alto rischio possono indurci a desistere. Se sono ben pensate e trasparenti, le polizze assicurative possono essere quindi uno strumento di mercato capace di scoraggiare comportamenti avventati e promuovere la consapevolezza dei rischi.”

Si tratta di far emergere disponibilità e possibilità entrando nel  merito con rappresentanti delle realtà imprenditoriali e professionali del mondo assicurativo privato europeo.
Ciò che interessa è un sistema di mercato indirizzato e regolato, che sia economicamente interessato a operare per la buona salute del territorio e che intervenga con un progetto complessivo per la Regione Lombardia, capace di portare vantaggi concreti ai tutti i soggetti interessati: cittadini, Istituzioni e mercato assicurativo.

Per i cittadini:
1.    renderli consapevoli e responsabili rispetto allo stato del loro rischio specifico;
2.    attivarli in percorsi di Prevenzione e Protezione;
3.    garantire a (tutti)  loro una tutela economica nel rischio di Catastrofi Naturali;
4.    offrire un servizio di perizia dei danni equa, oggettiva ed immediata;
5.    indennizzarli quindi velocemente (entro 30gg dalla perizia: per quelli danneggiati ma agibili, per quelli temporaneamente inagibili ed un eventuale acconto per i danni totali).

Per  le Istituzioni:
1.    offrire stimoli per la ridefinizione delle regole e dei criteri costruttivi;
2.    offrire un sistema che garantisca una corretta ed efficace gestione dei fondi per la ricostruzione;
3.    garantire i propri cittadini con un servizio efficiente e senza sprechi;
4.    tutelare i bilanci (limitando impatti disastrosi);
5.    poter liberare risorse da investire in prevenzione e crescita;
6.    non dover intervenire post emergenza con impopolari tasse improvvise (accise su carburanti).

Per il mercato assicurativo:
1.    avere una occasione per dimostrare il profondo ruolo sociale alla base dell’attività assicurativa offrendosi come sostegno alla comunità;
2.    avere la possibilità di effettuare cross selling con ulteriori garanzie di interesse per il cliente;
3.    aumentare il business e quindi lo sviluppo del settore (che conta più di 80.000 lavoratori coinvolti in Lombardia).

Pensiamo a una Gara europea per un Progetto che preveda:
ñ  L'acquisto da parte della Regione Lombardia di un congruo massimale per CAT.NAT.
ñ  Una copertura per i rischi di CAT.NAT. obbligatoria per i proprietari di Civili abitazioni in Lombardia, da pagarsi in cifra fissa con la polizza Incendio o con la tassa IMU.
ñ  Tale copertura, a giudizio dell'Assicuratore, distinguerà i rischi in diverse categorie, ciascuna con un livello di copertura (ad esempio: 90, 70 e 50% del valore dell'immobile).
ñ  Ogni proprietario di abitazione dovrà compilare un Questionario di autovalutazione obiettiva dei rischi corsi, da cui emergerà la categoria di appartenenza ai fini del diritto all'indennizzo.
ñ  Una parte delle tasse del premio di copertura per CAT.NAT. andrà ad alimentare un Fondo gestito dalla regione con la partecipazione dell'Assicuratore, per specifici progetti di Prevenzione e Protezione.

Soprattutto è tempo che  la regione si impegni ad affrontare in modo
organico ed efficace il tema della sicurezza del territorio e della erogazione
e gestione degli aiuti, attraverso il rapporto proficuo fra istituzione
e assicurazione. 

gdl catastrofi naturali netassipdlombardia