venerdì 14 ottobre 2011

La RCA è un colabrodo. Colpa anche dell'Isvap

Il Network Lombardo Assicuratori del Pd esprime solidarietà al presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà che ha ribadito come stanno le cose nella RCA: "per le imprese è più agevole scaricare sui premi i maggiori oneri derivanti da inefficienze di gestione".

Infatti la verità è che la RCA - colpevole l'opacità dell'Isvap - è ridotta a un colabrodo di gestioni non comunicanti e ruberie, che non riguardano certo solo il Sud. L'Indennizzo diretto voluto da Bersani era l'occasione per qualificare il servizio e mettere ordine nel sistema, perchè chiamava ciascuna compagnia a risarcire il proprio assicurato. Sarebbe bastata una corretta collaborazione tra compagnie, con un adeguato sistema di controlli e denunce. Così non è stato per vecchie abitudini e, forse, miopi calcoli di convenienza immediata. Qualcuno suggerisce: perchè un volume di premi (18 miliardi) doppio rispetto alla media europea, di questi tempi fa gola. Così la famiglia italiana, per assicurare le sue due macchine, paga 900 euro, contro 450 in Francia.

Con due semplici innovazioni (Condizioni base dell'Isvap quotate da tutte le compagnie e Scatola nera sulla macchina per rendere obiettivi comportamenti ed eventi di circolazione) le tariffe possono scendere in due anni del 50%. E l'immagine e il ruolo dell'assicuratore (garante di libertà e vita attiva del cittadino) ne trarrebbero sicuro vantaggio: c'è un 50% di mercato delle tutele di famiglie e attività da sviluppare. Lo dice, ancora una volta, il confronto europeo.

Non sono queste le inefficienze, prive dello stimolo della concorrenza, di cui ha parlato giorni fa Mario Draghi? Non sarebbe ora di fare nomi e cognomi dei responsabili istituzionali? Per esempio di Giancarlo Giannini, sempiterno presidente dell'Isvap, ormai ridotto al ruolo opaco e costoso di complicazioni e inefficienze nella vita del comparto assicurativo?

Network Assicuratori Pd Lombardia